Zola: «Ci manca talento, non denaroro»
1Firmò l’ultima vittoria azzurra a Wembley: «Altri tempi, oggi siamo in crisi anche nel calcio»
L’ex asso Chelsea: «Inglesi più avanti, Verratti non è una mezzalazzala»
Ha illuminato la Premier con la sua classe ed è stato la firma di una vittoria importante dell’Italia guidata da Cesare Maldini, il 12 febbraio 1997: lancio del vice commissario Costacurta, gol di Gianfranco Zola. Ventuno anni dopo, l’Inghilterra siamo noi: pochi talenti, sistema calcio da rifondare, ambiente depresso.
Zola, l’Argentina ha usato l’Italia per sostenere un test, ora tocca all’Inghilterra fare esperimenti contro la nostra Nazionale: ci siamo ridotti al rango di sparring partner.
«È la realtà. Siamo fuori dal Mondiale. Ma non perderei tempo con queste considerazioni e guarderei avanti. È il momento di ricostruire. Dobbiamo porre le fondamenta per riportare il nostro calcio ad alti livelli. Ripensare a quello che è accaduto non ha ormai più senso».
Analizzare il passato serve però a non ripetere gli errori.
«C’è un dato inequivocabile: non abbiamo più giocatori di valore internazionale. La domanda sorge quindi spontanea: perché non produciamo più campioni? Perché in Italia, a parte Insigne e Verdi, che non ha ancora trovato spazio in Nazionale, non abbiamo giocatori capaci di saltare l’uomo? In tre parole: mancano i talenti».
Sulle ragioni di questa crisi le spiegazioni chiamano in causa i settori giovanili, i maestri e le difficoltà del sistema calcistico italiano nella sua totalità.
«Penso che gli elementi base AZZURRO DAL 1991 AL 1997
«VERRATTI DEVE GIOCARE DAVANTI ALLA DIFESA: NON È UNA MEZZALA»
«BALOTELLI NON SI DISCUTE, MA I COMPORTAMENTI PESANO...»
GIANFRANCO ZOLA