Allegri scatena Dybala «Farà una grande gara»
●L’allenatore della Juve avvisa i suoi: «Non cediamo alla fretta» In mezzo, dubbio Marchisio-Bentancur. L’attacco con Douglas
L’abito della festa è ancora nell’armadio, in attesa di essere completato dagli ultimi dettagli. Come ogni stilista di livello, Massimiliano Allegri è avaro di particolari sulla sua ultima creazione, che svelerà solo a poche ore dall’evento: la doppia sfida dei quarti è una serata di gala dove il Real è la reginetta designata, ma la Juventus intende presentarsi nelle vesti di guastafeste. Di pessimismo post Cardiff il tecnico non vuole nemmeno sentir parlare: vista e rivista la finale di 10 mesi fa, non resta che giocarsela di nuovo, ma stavolta in due partite. Una differenza non da poco, visto che tre stagioni fa la sua squadra eliminò il Real di Ancelotti in semifinale e l’anno scorso fece lo stesso con il Barcellona nei quarti. AMBIZIONE «Battere i campioni è ancora più bello - dice Giorgio Chiellini -, il Real sembra che dorma ma poi sa farti molto male velocemente». «Eliminarli sarebbe un vanto - aggiunge Allegri -, visto che sono i più forti e i favoriti per la Champions League. Dal 1996-97 il Real ha sempre partecipato alla Champions e dal 2011 come minimo arriva alle semifinali. Faccio i complimenti a Zidane, ha vinto un sacco di titoli in poco tempo. Dovremo avere l’ambizione di giocarcela alla pari e provare a superarlo».
LA LEZIONE La Juve ci ha provato nella finale gallese, ci è riuscita per un tempo, ma poi è crollata. Una sconfitta che fa ancora male, ma che comunque rappresenta un passo avanti nel percorso di crescita internazionale della Signora: «Abbiamo rivisto la gara diverse volte e credo che la squadra sia migliorata, soprattutto in Europa, nella gestione dei momenti di difficoltà della partita. A Cardiff nel primo quarto d’ora del secondo tempo abbiamo mollato mentalmente e poi siamo usciti dal match. Non deve ricapitare più perché si gioca su 180 minuti e il passaggio dobbiamo andarcelo a prendere a Madrid, con bravura e fortuna. Ci vorrà una partita lucida e buona sotto l’aspetto difensivo, bisogna capire i momenti e saperli gestire. Il Real con due passaggi ti entra in area: ha tecnica, velocità e precisione. Ci vorrà anche il sostegno dei tifosi: tutti devono essere orgogliosi di questa squadra che ha fatto due finali di Champions. Non dobbiamo pensare a una vendetta ma vivere quella gara come un insegnamento. Bisognava avere meno fretta ed essere più veloci. È solo un aspetto psicologico legato alla tranquillità: il Real è concentrato e sereno. L’ideale sarebbe non prendere gol e farlo. Loro con la qualità ti uccidono. Vorrei che i miei giocassero come il primo tempo della finale ma facessero meglio nella gestione della palla».
MEDIANA A TRE Stasera non ci saranno Pjanic e Benatia, Allegri non si sbilancia, ma la sensazione è che si vada verso un sistema di gioco 4-3-2-1 con Douglas, Dybala e Higuain: «A centrocampo giocherà uno tra Marchisio e Bentancur, in difesa devo decidere tra Barzagli e Rugani. Mandzukic e Alex Sandro sono recuperati, Mario può diventare un cambio importante. Non ho nessuna tattica per fermare Ronaldo: dobbiamo essere bravi di squadra. A trent’anni Cristiano ha cambiato modo di giocare e sta facendo il centravanti in modo straordinario». Elogi anche per il suo numero dieci: «Dybala farà una grande partita, ha lavorato molto bene e mentalmente è sereno, il gol che ha fatto sabato contro il Milan lo dimostra. Il bello del calcio è misurarsi coi più forti. A Zidane non invidio nulla, il Real Madrid ha vinto dodici coppe, è una squadra straordinaria ma la Juventus non sarà da meno. Non c’è più pessimismo nell’ambiente, il clima è cambiato, l’abitudine a giocare certi tipi di partita ti fa crescere, sono cresciuto anch’io». Non resta che tirare fuori dall’armadio l’abito della festa.
LA DIFFERENZA «Stavolta si gioca su 180 minuti e dovremo qualificarci a Madrid, con bravura e fortuna»
NON C’È TATTICA PER FERMARLO, CI VUOLE UN LAVORO DI SQUADRA
A 30 ANNI FA IL CENTRAVANTI IN MODO STRAORDINARIO