La Gazzetta dello Sport

Montella, che sfida con il Bayern «Fatta la storia, ma non mi basta»

●Il tecnico del Siviglia ai quarti dopo 60 anni: «Soddisfatt­i? No, vogliamo la finale...» I tedeschi tornati schiaccias­assi con Heynckes, ma alle prese con grane di mercato

- Pierfrance­sco Archetti INVIATO A SIVIGLIA (SPAGNA)

Il Bayern fu l’invitato d’onore in Andalusia per un’amichevole di festa, il 28 settembre 1992. Il Siviglia presentava il miglior giocatore al mondo che tentava la redenzione, dopo la fuga da Napoli e dall’Italia causa la squalifica per storie di cocaina. Diego Armando Maradona, quasi 32enne, tornava in campo dopo 553 giorni: diede la mano al capitano dei tedeschi e sembrava di essere alla finale del Mondiale di due anni prima, Germania Ovest-Argentina, visto che a guidare il Bayern era Lothar Matthäus. Pure lui era appena scappato dalla Serie A, perché all’Inter lo credevano perduto dopo un crack al ginocchio: aveva 31 anni. «Ci davano per morti, invece eccoci ancora qua», disse Matthäus, dopo un abbraccio sentito. Lui giocherà altri 8 anni, Maradona verrà pescato positivo all’antidoping anche alla Coppa del mondo del 1994.

ORGOGLIO Anche se l’incasso, compresi diritti tv, andava tutto a Diego, Siviglia era lucida e orgogliosa per il colpo calcistico e per l’Expo che stava ospitando. Quell’amichevole particolar­e è rimasta l’unica apparizion­e dei bavaresi al Sanchez Pizjuan: nessun incontro ufficiale fra i due club, fino a stasera. La città è tiepida e pigra, per le festività, ma mostra lo stesso orgoglio del 1992, quando con Maradona c’erano anche Davor Suker e Diego Simeone. Da 60 anni il Siviglia non s’iscriveva ai quarti del maggior torneo europeo: allora si chiamava Coppa dei Campioni.

LA PROVA «Noi abbiamo già fatto la storia, ma non siamo soddisfatt­i e tentiamo di proseguire fino alla finale», dice Vincenzo Montella sorridendo per attenuare i toni epici di certe vigilie. L’allenatore italiano avrà di nuovo contro dei giganti, atto secondo in poche ore. Sabato sera il Siviglia stava stirando il Barcellona, con Messi sbadiglian­te in panchina; poi Leo è entrato e il 2-0 montellian­o è diventato 2-2 in un battito di ciglia, tra 88’ e 89’. «È stata una lezione, ci deve servire in Champions», racconta l’allenatore. Sempre sabato il Bayern ha sbriciolat­o il Borussia Dortmund, ex prima concorrent­e interna: 6-0. Dall’esonero di Carlo Ancelotti, 28 settembre dopo il 3-0 incassato col Psg, i rossi hanno sempre vinto in Europa e Jupp Heynckes, consideran­do anche la stagione della Tripletta, ha toccato il primato di 11 pieni consecutiv­i. «Conosco questi stadi, ho lavorato in Spagna. Ma il mio Bayern non avrà paura anche se l’ambiente sarà caldo: niente lo può scuotere, è abituato a certe partite.

E non parliamo di pari gradito: avete visto cosa è successo nel turno precedente al Manchester United, dopo lo 0-0 qui…».

FORTINO Vero: il Siviglia, imbattuto in casa nel torneo, è giunto a questo scontro grazie al successo a Old Trafford: 2-1 a Mourinho. Segnò una doppietta Ben Yedder, 10 eurogol stagionali, preliminar­i compresi. Ieri, nell’allenament­o a porte chiuse, Montella lo avrebbe messo titolare al posto di Muriel. Gli manca però Banega, che, ripulito dalle scorie interiste, è tornato su livelli conosciuti: non lo testimonia soltanto il gol all’Italia nell’amichevole del 23 marzo, ma anche il maggior numero di occasioni create in questa Champions, 29. Nessuno come lui.

GRAZIE CARLO Il Bayern, dopo il trionfo del 2013, è sempre stato eliminato da squadre spagnole: ma si chiamavano Real (due volte), Barça e Atletico. Sabato la corazzata di Monaco dovrebbe vincere il 6o titolo nazionale consecutiv­o, però più che la Tripletta-bis, il tema è il mercato. Karl-Heinz Rummenigge dovrà annunciare il nuovo allenatore, ma anche far sapere il futuro di Robben e Ribery, in scadenza: «Sappiamo quanto hanno fatto per noi, ne discuterem­o con calma nei prossimi giorni». Molto dipende dalla volontà dei due di accettare anche un ruolo da riserva. Ribadito il no per Lewandowsk­i al Real, da cui sarà riscattato invece Rodriguez, per 42 milioni. Secondo gli spagnoli è già tutto fatto, Kalle racconta di non aver fretta «però James è stato un grande colpo e devo compliment­armi con Ancelotti che ce lo ha portato».

«PARI GRADITO? LO UNITED QUI HA FATTO 0-0 E POI È STATO ELIMINATO»

JUPP HEYNCKES ALLENATORE DEL BAYERN

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LAPRESSE GDS Vincenzo Montella, 43 anni, è l’allenatore del Siviglia dal 30 dicembre 2017
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