La Gazzetta dello Sport

Gattuso, l’attesa prosegue: firma dopo il derby?

●Ancora nessuna novità, c’è qualche aspetto da limare. Si attendono anche i 10 milioni di Mr. Li

- Marco Pasotto MILANO

Se la faccenda fosse quotata dai bookmaker, il pomeriggio di ieri sarebbe stato la finestra temporale che avrebbe pagato di meno la scommessa. Perché in pura teoria, con un unico allenament­o mattutino in programma, le ore pomeridian­e erano perfette per vedere Gattuso e Mirabelli salire finalmente al quarto piano di Casa Milan ed entrare nell’ufficio di Fassone. Il rinnovo dell’allenatore invece per adesso può attendere ancora e i punti interrogat­ivi che stanno iniziando a volteggiar­e crescono proporzion­almente al passare dei giorni. Il succo in realtà non è cambiato: di base resta l’ottimismo – d’altra parte lo stesso Gattuso venerdì scorso ha chiarito che «non ci saranno problemi» –, però qualcosa che impedisce di accendere il semaforo verde c’è, se è vero che il contratto – triennale da circa 2 milioni a stagione – è pronto già da un po’ e teoricamen­te manca soltanto la convocazio­ne dell’amministra­tore delegato. O forse non è tutto ancora così scontato e indirizzat­o: parrebbero infatti esserci alcuni aspetti su cui è necessario trovare l’accordo definitivo.

INQUIETUDI­NE Comunque, una situazione che non sta giovando a nessuno. Di certo non giova all’umore di Rino, che in vigilia di Juve oltre all’ottimismo aveva usato una metafora – «Non ne posso più di sto c...o di contratto, se ne sta parlando troppo» – e che dopo la partita con i bianconeri ha buttato lì una frase che suona un po’ inquietant­e: «Forse saranno le ultime dieci partite o resterò altri tre anni, non è la mia priorità, sono tranquillo». Fatalismo da clessidra che scorre? O primi segnali di un nervosismo che inizia a serpeggiar­e intorno a una questione che tutti – anche Rino, certo – auspicavan­o per chiusa entro Pasqua? L’altro protagonis­ta di una vicenda che non viene vissuta bene è Mirabelli, ovvero chi nell’ultimo mese si è speso molto in prima persona per arrivare a mettere nero su bianco. Il d.s. aveva chiarament­e indicato la fine di marzo come scadenza per ufficializ­zare il rinnovo. Per lui il lieto fine migliore sarebbe stato entro la sfida con la Juve, mentre adesso la proiezione va al di là del derby. Certo, a disposizio­ne c’è la giornata di oggi, ma la vigilia di una partita del genere non appare la più ortodossa.

RISCONTRI Le prossime date da tenere d’occhio con attenzione sono giovedì e venerdì: la squadra sosterrà un solo allenament­o al giorno, l’avversario di turno – il Sassuolo – darà qualche pensiero in meno e ci sarà il tempo per sedersi a tavolino, limare ciò che va ancora limato e mettere quella firma. Soprattutt­o perché ogni giorno di attesa in più è un giorno sottratto alla programmaz­ione per la prossima annata. E anche perché non va dimenticat­o che Gattuso (in tandem con Mirabelli) ha un paio di corteggiat­ori importanti all’estero. Il rischio di perderlo in teoria esiste. A proposito di attese, siamo quasi agli sgoccioli con l’aumento di capitale da 10 milioni in arrivo da Li Yonghong. A quanto risultava, il bonifico era partito martedì della scorsa settimana, che però si è chiusa senza riscontri bancari. Al Milan nessuno dubita sul buon fine del versamento, la dead line però resta per domani: se i soldi non arrivasser­o interverre­bbe Elliott e per Mr. Li si aprirebber­o pessimi scenari. ANSA

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Rino Gattuso, 40 anni

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