Ballardini ospita l’allievo Lopez che rischia grosso e perde altri pezzi
Davide Ballardini ritrova il suo «allievo»: Diego Lopez che aveva allenato a Cagliari nel 2005 e nel 2007. Colonna della squadra guidata dall’attuale tecnico del Genoa. Ma più che al passato, Ballardini oggi pensa al presente e a come inventarsi un nuovo centrocampo senza Bertolacci (squalificato) e Veloso (infortunato). Il tecnico ravennate deve rimescolare le carte, sperando di pescare dal mazzo quella giusta. «Bertolacci per noi è un giocatore molto importante, ma abbiamo dei ragazzi in grado di sostituirlo. Cofie ha sempre giocato in mezzo, Bessa qualche volta. E poi c’è Rigoni che nel Chievo nasce come uno dei due mediani». In mezzo giocherà Cofie che a gennaio stava andando a Cagliari. Trasferimento saltato in extremis. Ma nell’11 iniziale potrebbero trovare posto anche Bessa e Rigoni, quest’ultimo alle spalle di Lapadula. Ballardini sembra intenzionato a concedere riposo a Pandev.
QUI CAGLIARI «Dobbiamo essere sempre squadra, uniti e in partita. Il presidente? Con lui e col direttore parliamo sempre, prima e dopo le partite». Diego Lopez tira dritto. Ma è gioco forza sulla griglia. A +5 dal terzo posto si viaggia sereni. Però, un ko a Marassi può aprire scenari imprevedibili. Il 4-0 del Toro alla Sardegna Arena ha messo a nudo una rosa corta e inadeguata. «Sabato c’è stato un calo mentale, non siamo stati in grado di riprenderci. Ora serve una prova di personalità. Ripartiamo dal primo tempo col Toro, abbiamo avuto un paio di palle gol: le occasioni vanno sfruttate», dice Lopez. A casa Farias (guai al polpaccio), Han (distorsione caviglia), Caligara (influenza) e Cigarini. «Quando si prende gol, la risposta deve essere diversa. A Benevento siamo rimasti in gara e sappiamo com’è finita. Il Genoa è forte, ha corsa e qualità. Farò dei cambi, va valorizzato chi ha giocato meno. Genoa e Verona? Gare importanti ma non decisive».