Petagna e il gol ritrovato Marcia in più per l’Atalanta
●Sfida con la Sampdoria decisiva per un posto in Europa, Gasperini punta sulla vena realizzativa del centravanti. Tra l’altro ex blucerchiato, per sole tre partite
Non solo regista d’attacco. Ma anche bomber vero. Non solo esemplare, come sempre, nel lavoro di sponda per i compagni e nel cucire le trame della front line nerazzurra. Ma anche centravanti che sa colpire in zona gol. La partita con l’Udinese ha restituito un Petagna killer d’area di rigore che sembrava smarrito. La capocciata di testa in anticipo su assist del compagno-amico Papu Gomez, che sabato scorso ha aperto una breccia nel muro dell’Udinese spalancando la via del successo all’Atalanta, è il quarto sigillo in campionato del centravanti (l’ultima puntura gol prima del sabato prepasquale era arrivata il 18 febbraio contro la Fiorentina), la sesta rete stagionale, se contiamo le due fiammate europee.
CHE COPPIA Ed è arrivata nel momento giusto. La volata europea dell’Atalanta sta infatti ritrovando verve e ispirazione anche sul virtuoso asse Petagna-Gomez.Il Papu contro l’Udinese ha sfiorato il gol almeno due volte, ha messo il piede in quasi tutte le iniziative nerazzurre, ha corso indiavolato per tutta la partita, ha tirato, ha costruito, ha sfornato assist per i compagni. Petagna, invece, ha timbrato un gol cruciale, confermando le sensazioni suscitate nella cinquina di Verona. Alla quale non aveva partecipato in prima persona, nel senso di nominativo infilato nel tabellino dello score. Ma che aveva alimentato con una prestazione decisiva per quantità e qualità e per l’assidua presenza come punto di riferimento in attacco e nelle fasi determinanti del match.
SPAREGGIO Ora c’è la Samp. Più che una partita, è una sorta di spareggio europeo anticipato. Vincendo l’Atalanta scaverebbe un solco difficilmente colmabile nei confronti dei blucerchiati. Qualora perdesse, invece, la Samp aggancerebbe di nuovo l’Atalanta a quota 47 punti. E il duello, nel rush finale di campionato, sarebbe ancora più incerto e incandescente. Normale quindi che l’Atalanta si aggrappi alla condizione ritrovata del suo centravanti, che è anche ex di turno. E’ stata fugace, in realtà, la parentesi blucerchiata di un giovanissimo Petagna. Che approdò a Genova in prestito nel settembre 2013, esordì il 28 dello stesso mese entrando al posto di Gabbiadini proprio contro il Milan e, dopo sole 3 presenze in A, 5 in tutto, fece ritorno al Diavolo a gennaio, in tempo per vincere il “Viareggio” con i rossoneri. Un’esperienza breve e difficile in maglia blucerchiata. Ma ora, dopo essere rinato con Gasp. è un altro Petagna. Pronto e determinato a riconquistare l’Europa con la maglia dell’Atalanta.
CARICA GASP «Una gara molto importante ma non decisiva - ha detto ieri Gian Piero Gasperini nella conferenza prepartita -, trovarci in questo momento davanti alla Sampdoria, cosa inimmaginabile fino a qualche tempo fa, è una situazione che sicuramente ci avvantaggia. Ora però dobbiamo concentrarci sul fatto di aumentare il distacco, sfruttare il fattore casalingo e consolidare il settimo posto. Vincere sarebbe un bel passo avanti verso l’Europa, è chiaro. Ma l’Atalanta deve mantenere grinta, concentrazione, fame, pensare partita per partita, con la testa rivolta all’obiettivo di infilare il maggior numero possibile di punti». Sul match Gasp ha poi aggiunto: «La Sampdoria ha dimostrato di avere dei valori per tanti mesi, è un’ottima squadra con una identità precisa e come noi ha in testa il traguardo europeo. Serviranno ritmo, qualità e pazienza. Siamo in un ottimo momento. Ma il passato non conta. Bisogna concentrarsi sulla partita che sta per arrivare».