Giampaolo sfida il tabù a casa Gasp
●Il tecnico abruzzese non ha mai conquistato un punto in trasferta contro il collega dell’Atalanta
«La mia Sampdoria è ferita, non morta». Marco Giampaolo non si arrende di fronte alle tre sconfitte consecutive con undici reti incassate. E non vuole nemmeno prendere in considerazione il fatto che le sfide in trasferta hanno visto quasi sempre una squadra blucerchiata arrendevole. Lui la crisi la affronta a viso aperto: «L’unico modo per uscirne – sottolinea – è il lavoro».
QUAGLIARELLA NO E al lavoro si è affidato anche per preparare il duello con i bergamaschi, decisivo per la corsa a un posto in Europa. Una vigilia speciale, vissuta in ritiro a Novarello, dove la squadra più che faticare sul campo ha recuperato energie e ha cercato di ritrovare compattezza. Tutto per ripresentarsi contro l’Atalanta nella sua veste migliore, o quasi. Non ci sarà Torreira, squalificato e sostituito quasi certamente da Capezzi. E, soprattutto, non ci sarà Quagliarella, il cannoniere dei blucerchiati, con i suoi 18 gol, l’uomo che i bergamaschi poteva spaventarli con il suo curriculum: in carriera infatti il centravanti ha realizzato ben dieci reti contro l’Atalanta. Gli esami a cui è stato sottoposto l’attaccante hanno escluso lesioni, ma l’affaticamento resta e sabato c’è il derby in programma al Ferraris. A meno di sorprese si accomoderà in panchina.
TABÙ GASP Per esorcizzare il tabù Gasperini, allora, Giampaolo dovrà affidarsi al duo Zapata-Caprari (Kownacki è ancora indisponibile come Barreto), con Ramirez rilanciato alle loro spalle. L’allenatore della Sampdoria non ha mai sorriso a casa Gasperini. In carriera ha fatto visita alle squadre guidate dall’attuale tecnico orobico sei volte. La prima in serie B, ormai quattordici anni fa, con l’Ascoli che allenava insieme a Silva, contro il Crotone. Finì 1-0 come quasi tutte le altre sfide seguenti, eccetto una, quella con il Cagliari contro il Genoa, terminata 2-0. Sei partite, sei sconfitte e neppure un gol all’attivo. Quella di stasera sembra sempre più un’impresa titanica per la Samp ferita e qualche volta, ultimamente, pure umiliata.