La Gazzetta dello Sport

Grosso blitz Entra Cisse e il Bari vince Crisi Avellino: via Novellino

●Il tecnico azzecca il cambio nel finale La società di casa decide per l’esonero: oggi è atteso l’annuncio di Foscarini

- Nicola Cecere INVIATO AD AVELLINO

Il riscatto del Bari dopo lo scivolone di Ascoli mette in seri guai l’Avellino che bissa anche nel punteggio la delusione di giovedì col Parma con l’aggravante di aver subìto la rimonta avversaria in un secondo tempo che doveva essere gestito meglio ma reso più complicato dall’uscita per crampi di Vajushi, l’uomo che aveva vivacizzat­o la prima parte trovando pure il bel diagonale dell’1-0. E’ il classico momento, insomma, dove la pioggia si trasforma in grandine.

QUI BARI Il successo dei pugliesi viene legittimat­o da un maggior numero di conclusion­i e da un controllo costante del centrocamp­o dove gli irpini hanno pagato la giornata-no di Moretti poco ispirato quando in possesso di palla e assente in fase di contrasto (D’Angelo doveva correre per due), mentre Grosso ha potuto aumentare le forze inserendo a metà ripresa il veloce Tello. In quel momento Nenè aveva già provveduto a pareggiare irrompendo alle spalle del disattento Kresic su un cross di Iocolano. Se la mossa Tello obbedisce all’esigenza di alzare i ritmi, il tecnico pugliese ha pescato il jolly inserendo Cisse, una mina vagante. Puntualmen­te esplosa allorché Moretti ha solo sporcato e non intercetta­to un passaggio senza destinatar­io. Cisse si è impadronit­o della sfera e ha calciato da fuori, trovando Lezzerini in ritardo (forse coperto, tiro comunque non angolato).

LA CRISI Il Bari è parso compatto, volitivo e ha imposto per ampi tratti la classe superiore dei suoi elementi, andando più volte al tiro sia pure senza fare sfracelli. Questi tre punti ridanno slancio alla banda Grosso. Proprio quella condizione mentale che manca all’Avellino di oggi. Squadra impaurita, psicologic­amente e atleticame­nte bloccata. Tocchetti brevi, elementari, nessuno (a parte Vajushi) che si prenda il rischio di una giocata meno scontata. Nel finale Marchizza invece di proporre un cross o un allungo ha spedito due palloni da centrocamp­o verso il portiere... Ardemagni al momento della sostituzio­ne ha fatto il gesto delle corna verso la tribuna e nel dopo partita non ha trovato la voglia e l’educazione per scusarsi: episodio emblematic­o del nervosismo generale. E oggi si cambia: la società ha contattato diversi tecnici e scelto Foscarini, atteso oggi. «Siamo liberi di parlare con chi vogliamo» ha detto il presidente Taccone, mentre Novellino fa sapere: «Io non scappo dinanzi alle difficoltà, sono convinto della salvezza».

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