La Gazzetta dello Sport

I Muri dopo Roubaix per l’olandese volante E la Quick Step fa 634!

●Era dal 1986 che l’Olanda non conquistav­a il Fiandre. Niki già 1° nell’Inferno 4 anni fa: «Ora vorrei comprare una Ferrari»

- INVIATO A OUDENAARDE ci. sco.

Quando vinse la ParigiRoub­aix, quattro anni fa, il team manager Patrick Lefevere gli prestò la Porsche per una settimana. È stato in quei giorni — raccontano — che Niki Terpstra si era fatto una promessa. «Quando vincerò il Fiandre, mi regalerò una Ferrari». Non è dato sapere se l’ordine verso Maranello sia partito. Ma, intanto, le lacrime di gioia per il fantastico successo di domenica nella Ronde il 33enne olandese della Quick Step-Floors le ha già versate. Anche domenica sera, nella festa di squadra svoltasi al Country Lodge Hotel Moriaansho­ofd di Oudenaarde, con una sessantina di invitati e il rompete le righe scattato poco dopo le 23. Bistecca e patatine fritte il piatto forte, ma quando è stato stappato lo champagne Niki si è commosso e con lui gli altri 6 compagni tra cui Gilbert, 3° dopo il successo 2017 e al decimo podio in un Monumento (record tra i corridori in attività). Si è corso il primo Fiandre dalla riduzione di corridori per team (7, invece di 8), ma la novità è stata ben lungi dal fermare lo squadrone belga. Anzi, se possibile la superiorit­à è stata addirittur­a accentuata. E domenica, a Roubaix, c’è già una squadra – Terpstra in testa – che si pone in cima ai pronostici. «Ringrazio i miei famigliari, per tutti i sacrifici che hanno fatto — ha detto Niki, che ha riportato l’Olanda sul trono del Fiandre dopo 32 anni (Van der Poel, ‘86) —. Non ho parole per descrivere questi momenti».

FESTA Venerdì la Quick Step aveva festeggiat­o i 20 anni di presenza nel ciclismo — iniziati da secondo sponsor della Mapei — con una bella festa a cui avevano partecipat­o tanti dei suoi ex campioni, tra cui Andrea Tafi e Paolo Bettini. E un certo Tom Boonen (3 Fiandre, 4 Roubaix) aveva segnalato Niki Terpstra come suo favorito per la Ronde. Non sono stati pochi negli ultimi anni i corridori di primo piano che hanno lasciato la squadra, oltre a Tornado Tom che si è ritirato: Kwiatkowsk­i, Cavendish e Kittel sono solo degli esempi. Ma lo spirito vincente è rimasto inalterato — chiedere al neoacquist­o Elia Viviani, già sei centri e una Gand-Wevelgem persa solo da Sagan — e i risultati non ne hanno risentito: da 6 stagioni è la squadra più vincente. Il team manager Lefevere ha festeggiat­o l’undicesimo Fiandre a 25 anni dal primo (1993, Museeuw) e in questa stagione, su 11 corse disputate in Belgio, la Quick Step ne ha lasciate ai rivali solo 3. L’ulteriore salto di qualità di Terpstra era evidente già prima del Fiandre, visto che aveva conquistat­o Le Samyn e Harelbeke. Ma i numeri più impression­ati sono legati alla parabola del gruppo nel suo complesso, il cui inizio si può datare 2003: 16 Monumenti in 16 stagioni (7 Fiandre, manca solo la Liegi-BastogneLi­egi), 13 Mondiali e 634 vittorie in tutto. La quota 700 sarà raggiunta, a questi ritmi, massimo in un anno e mezzo. E potrebbe non essere l’ultimo muro ad essere abbattuto.

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IL NUMERO

Dal 2003, la Quick Step ha vinto 16 Monumenti: manca solo la LiegiBasto­gne-Liegi

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BETTINI Niki Terpstra, 33 anni, abbracciat­o dalla moglie Ramona

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