Parolo insostituibile: è il pilastro della Lazio
●Il centrocampista è fondamentale per Inzaghi. Con il Salisburgo vuole cancellare l’Euro-delusione di 2 anni fa
Marco Parolo c’è sempre. Nella Lazio, come in Nazionale. Schierato da titolare nel doppio impegno azzurro dal c.t. Di Biagio, il 33enne centrocampista non sta saltando un appuntamento nel fitto calendario della squadra di Inzaghi. L’ultima sosta ai box risale al 15 febbraio a Bucarest contro la Steaua. Poi, sempre presente: sei gare di campionato, tre di Europa League e una di Coppa Italia. Con le due in Nazionale, il totale sale a 12 presenze a partire dal 19 febbraio. Con la Lazio, subentrato in due occasioni e sostituito per due volte. In pratica anche quando Inzaghi ha cercato di farlo rifiatare non ha mai rinunciato al suo apporto. Al fianco di Leiva, tocca a Parolo reggere il volante del gioco della Lazio. Dinamismo e senso tattico nelle corde del centrocampo. In campionato ha saltato appena una partita (col Genoa, alla quarta giornata, per squalifica). In tutto, 29 presenze: solo il portiere Strakosha ha giocato di più.
RIVINCITA Parolo sarà un cardine nello scacchiere di Inzaghi anche contro il Salisburgo (recuperati Lulic, Radu e Marusic). Domani sera nell’andara dei quarti di Europa League il centrocampista di Gallarate vuol portare avanti dei conti personali in sospeso. Che riguardano il precedente cammino della Lazio in Europa League. Nella stagione 2015-16 la corsa dei biancocelesti si fermò agli ottavi: il gol di Parolo a Praga nell’1-1 contro lo Sparta venne poi cancellato dal k.o. per 3-0 all’Olimpico. In quell’annata, le delusioni in Europa partirono dal flop nel playoff di Champions contro il Bayer Leverkusen. Ora Parolo vuol recuperare quel palcoscenico sfumato in fretta. E domani guiderà con la consueta tenacia l’assalto della Lazio alle semifinali contro il Salisburgo (previsti 35.000 spettatori all’Olimpico, almeno un migliaio gli austriaci). Da venerdì in vendita i biglietti per il derby del 15 aprile.