I tifosi contestano, Oddo si scusa. Il club: «Non si tocca»
●Il d.s. Gerolin conferma l’allenatore, che dice: «Non siamo sereni, ci gira male Andare in ritiro? No, per me è deleterio»
Il tempo è sembrato essersi fermato ieri sera a Udine. A cinque minuti dalla fine, con l’Udinese all’angolo e avviata a incassare la settima sconfitta consecutiva (record eguagliato per il club friulano che non perdeva tante gare di fila dalla stagione 1961-62) è esplosa la contestazione della curva. «Gino Pozzo vaffa...», «Devi spendere», «Chi non salta Gino Pozzo »: eccoli i primi tre posti della hit parade. Con una aggiunta non trascurabile: applausi e partecipazione alla contestazione anche dagli altri settori dello stadio. Era dal 19 novembre, in occasione della sconfitta casalinga con il Cagliari nella gara che costò la panchina a Gigi Delneri, che la gente non si lamentava.
ODDO RESTA Nel mirino ci finisce Gino Pozzo che, immaginea niamo, avrà visto la gara dal suo quartier generale di Londra, la faccia per la società ce la mette il d.s. Manuel Gerolin che per prima cosa parla della posizione di Oddo: «Il tecnico non rischia e la proprietà è vicinissima. Il presidente è a Udine ogni giorno e cercheremo di prendere le decisioni migliori per uscire da questa situazione». Il presidente cui fa riferimento Gerolin è Giampaolo Pozzo, che pubblicamente più volte ha sottolineato il suo disimpegno lasciando in eredità la gestione del club ai figli Gino e Magda. Con quella di ieri sono sette le sconfitte consecutive. «Ma siamo gli stessi delle cinque vittorie di fila», sottoli- Gerolin. Mica vero. Lasagna è rientrato ieri dopo due mesi di infortunio e l’attacco è stato affidato a due giocatori non all’altezza: Perica e Maxi Lopez a cui nel mercato di gennaio non è stato aggiunto nessuno.
SCUSE Errori pesanti della società che hanno finito per condizionare il lavoro di Oddo che si è presentato così a fine gara: «Prima di tutto bisogna chiedere scusa ai nostri tifosi: non ci sono giustificazioni a sette sconfitte di seguito. Ma chi sa di calcio sa anche che tutto ti gira male in questo momento. La partita è stata equilibrata, paghiamo due episodi negativi perché la squadra non è tranquilla, non c’è serenità e dalla panchina questa sensazione è palpabile».
BLOCCO Gli chiedono quali sono le soluzioni: «Ci serve un risultato positivo che ci sblocchi psicologicamente». Il guaio è che domenica al Friuli arriverà la Lazio. «Non so se la società opterà per la soluzione del ritiro: se mi chiederanno un’opinione dirò che non serve a nulla e che anzi è deleterio. Se poi ci diranno di andare obbediremo». Gerolin in merito a questo argomento dice: «ne parleremo, ma l’unica vera ricetta che conosciamo è il lavoro».