La Gazzetta dello Sport

Gol, dribbling e assist Ora è un Flash continuo

●Allegri dixit: «Il brasiliano è uno di quelli che rompe gli equilibri» E lui: «Una delle mie gare più belle in Italia, voglio continuare così»

- Matteo Dalla Vite INVIATO A TORINO

Nella mixed zone di Benevento, DC fu molto onesto. Aveva appena segnato il 4-2 partendo da destra, addentrand­osi nel campo e tracciando di sinistro un bolide arcuato che aveva saltato Puggioni come fosse la roba più semplice del mondo. Un gol pazzesco. Bello. Disegnato. Antipanico, anche. Ebbene, un’oretta dopo, Douglas Costa fu molto sincero nel dire così. «Beh, ne ho segnati anche di più belli». E va bene. Ma ieri? Tre assist, tre servizi in oro massiccio. E dunque, Douglas? Siamo al top? «E’ stata una bella partita, una delle mie migliori in Italia. Spero di continuare così, fare bene per vincere e fare tanti assist». Morale: c’è sempre di meglio. Da fare e da ricordare.

GLOBETROTT­ER Douglas Costa sembra il fratello concreto del brasiliano arrivato dal Bayern e soprattutt­o gli dovrebbero regalare la canotta degli Harlem Globetrott­er, cestisti da spettacolo: perché fa magie, perché appena ha la palla i bambini si svegliano dal torpore, i genitori allo Stadium trattengon­o il fiato e la Juve sa che qualcosa di buono succederà. A inizio anno doveva solo e sempliceme­nte adattarsi. Allegri lo diceva, in pubblico e in privato, perché perdeva una quantità di energie e palloni da non sembrare adatto alla nostra Serie A. Oggi, invece, fa tutto e bene. Fa l’ala e l’assist-man. Entra nel campo e dà una direzione alla partita quando la via sembra smarrita. «Sono contento di aver aiutato i compagni — dice il brasiliano — ma tutti loro hanno fatto una grande gara. E’ stata una bella risposta dopo Madrid: ci siamo uniti, in casa sappiamo giocare così. Lo scudetto? Guardiamo a noi stessi e il nostro obiettivo, passo dopo passo: dobbiamo pensare a fare bene, ma non è ancora finita...». TRE ASSIST E 47 MILIONI Ad Allegri chiedono se pagherebbe i 40 milioni del riscatto di Douglas Costa. Sorriso. Risposta. «E’ un giocatore importante, pensiamo a finire la stagione e poi magari pensiamo al mercato del prossimo anno» dice Max. Per il brasiliano la Juventus ha pagato (subito) 6 milioni ai quali verrà aggiunto - secondo un diritto di riscatto un corrispett­ivo di 40 milioni da pagare in due esercizi. Ah, in più c’è un milione al verificars­i - recita il comunicato - di determinat­e condizioni. Cifre del prima e del dopo a parte, l’ad Marotta è certo che Douglas Costa sia stato un affare: pagato tanto ma che sta rendendo tanto. Fino ad oggi Douglas ha appoggiato 6 assist in campionato e uno in Champions (contro lo Sporting). Prima di lui, tre assist li aveva fatti Luca Marrone (Verona) nel 2016 in Verona-Inter 3-3 (tutti calci da fermo); ma anche Ansaldi, per il suo Genoa, tutti su azione e contro il Palermo. Insomma, Costa entra nel club dei «tre-assist», tagliati e morbidi, secchi e radenti, precisi e letali offerti a Mandzukic, Höwedes e Khedira.

FLASH Detto che Depay ha da pochi giorni fatto ben 4 assist (e 1 gol) col suo Lione col Metz, eccoci ancora nel mondo di Flash, che è poi il soprannome di Douglas Costa. DC ha fornito un assist al primo pallone toccato (1’21”), è la prima volta che fra A e Bundesliga ne fa tre, e almeno dalla stagione 2004-05 è il primo a fornirne tre da subentrato. Disse qualche settimana fa Allegri: «E’ un giocatore straordina­rio ma sottovalut­ato, lui sposta gli equilibri». Rapidament­e.

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LAPRESSE Douglas Costa, 27 anni, alla prima stagione nella Juventus

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