Tuffi, abbracci e poi i dubbi In porta c’è un genio
Reina degno di farmi il secondo? So solo che è un grande. E non so di mercato. Do tutto, decideranno il mio agente e il club»
Il cuore di Gigio non si discute: ha parato, ha esultato e pazienza se qualche spiritoso su Wikipedia ha aggiunto nella sua bio la citazione buffoniana riferita all’arbitro che ha spezzato le speranze europee della Juve. «Talento precoce, ha esordito in Serie A a 16 anni e 8 mesi, ha un secchio dell’immondizia al posto del cuore». Si sa, il web è così, si trova di tutto, il vero il falso e lo sberleffo, stavolta rimosso a stretto giro di posta. Ma la parata di Gigio che gela Napoli non è uno sberleffo al campionato, non è una risposta a chi dentro lo stadio lo insultava («Non capisco perché ce l’abbiano con me, non ho mai detto una parola contro Napoli»): è bellezza e prontezza, un guizzo improbabile, un gesto tecnico e istintivo. Con una creazione da artista Gigio dona probabilmente a Buffon un altro scudetto in fondo a una settimana amara, abbatte il suo Napoli («Amo il Milan ma è la squadra della mia città e vivo le loro partite col fiato sospeso») e regala ai suoi un punto che conta poco per la classifica ma è un concentrato di vitamine. «Fare nel finale una parata così, la più bella della mia stagione... Questo punto ci dà tanto. Potevamo vincere, ma ricordiamoci che abbiamo giocato contro una grande squadra. Se sono le mie ultime partite con il Milan? Io di mercato non so niente, ci penseranno la società e il mio agente. Io vado avanti a lavorare, è logico che un portiere abbia alti e bassi, ma do sempre il meglio per questa maglia».
EREDI Gigio è volato nell’angolo lasciando impietrito Milik, elogi e paragoni si sprecano, si cercano vecchie foto per celebrare la centesima partita in A del giovane campione. Dall’album europeo esce la parata di Dida contro Van der Vaart in un Milan-Ajax del 2003. «L’ho rivista tante volte, ma lì si giocava in Champions, era più difficile». Fa il modesto, Gigio, ma sa di avere il futuro nelle mani e non soltanto per aver sigillato il Napoli. «Gigio ha fatto una grandissima parata, non mi stupisce perché lo considero il degno successore di Buffon, lo dico da tempo», ha dichiarato l’a.d. della Juve Marotta. «E’ un patrimonio del Milan e del nostro calcio, sono contento che l’Italia possa esprimere un portiere di questo livello». Asciutto come da carattere Rino Gattuso: «Gigio questi colpi li ha. Io non ricordo quella parata di Dida contro l’Ajax, pensate a quanti anni sono passati, ero uno sbarbato e ora ho i capelli bianchi… Il ruolo del portiere si è evoluto, contro il Napoli Gigio ha dato sicurezza al reparto, ha fatto una grandissima partita. Mi è piaciuto per come ha gestito e fatto partire l’azione. Deve rivedere questa partita, perché tecnicamente ha fatto una gara bellissima. Se mi preoccupano le sue frasi sul futuro? Solo la morte mi preoccupa, ha un contratto col Milan, gli vogliamo bene, per lui saranno sempre aperte le porte di Milanello. Chiedete a Mirabelli. Dove sta scritto che se arriva Reina deve andare via?».
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SUCCESSORI Ecco, Reina, appunto. Gigio e lo spagnolo sono usciti parlottando, potrebbero essere compagni di squadra la prossima stagione. «Reina degno di farmi da secondo? Questo non lo so. Gli faccio i complimenti perché è un grandissimo portiere, ha dato tanto al calcio e lo darà ancora. Siamo amici, alla fine ci siamo abbracciati. Non abbiamo parlato di mercato e nemmeno di futuro. Ci siamo solo fatti i complimenti, loro possono ancora lottare per lo scudetto e io lo spero. Ci siamo dati un bell’abbraccio e ci siamo salutati». Ha precisato, Gigio, che lui e Reina si sono detti arrivederci, non addio. In ogni caso, il mondo del calcio è piccolo.