Davies trionfa ad Aragon e tiene il Mondiale aperto
●Sulla «sua» pista (7 vittorie) il ducatista beffa Rea e Melandri
La Ducati sbanca gara-2 al Motorland di Aragon con un Chaz Davies in stato di grazia, accorciando le distanze dalla Kawasaki che salva il primato nel Mondiale col talento di Jonathan Rea. Il tre volte iridato sabato aveva messo le basi per la fuga (56° trionfo) ma il 31enne gallese ha risposto al termine di una sfida entusiasmante che ha visto cinque piloti di tre marche diverse alternarsi al comando. Le nuove regole non hanno riavvicinato granché le inseguitrici, ma hanno permesso alla Ducati di recuperare terreno sulla Kawasaki che con 1100 giri motore in meno non detta più legge.
CHE CHAZ Marco Melandri, scattato dalla pole grazie al 4° posto di sabato, non è riuscito a fuggire, infastidito da Michael van der Mark, alla fine scivolato al quinto posto. Così dalla terza fila, «punizione» per i piloti del podio precedente, sono piombati Rea, Davies e prima di loro Xavi Fores che ha preso il comando ma a metà distanza è scivolato senza danni. Tutto facile per Rea? No, perchè Melandri e Davies sono rimasti a mordere le caviglie. Fin quando il gallese non ha rotto gli indugi. «Ho fatto qualche bel sorpasso — ha detto il modesto Chaz —. Ci tenevo a vincere, qui è casa mia». Vero: è il suo 7° successo al Motorland. Rea ci ha provato, ma nel giro finale ha rischiato di cadere «perché non avevo aderenza». Anche Melandri è finito fuori linea «perché la moto iniziava a muoversi». Marco aveva aperto la stagione dominando in Australia, adesso nel Mondiale è 3° a 18 punti da Rea, dietro Davies a -12.
ARRIVO GARA-2 (18 giri, km 91,386): 1. Davies (GB-Ducati) in 33’29”519; 2. Rea (GB-Kawasaki) a 1”184; 3. Melandri (Ita-Ducati) a 4”584; 4. Lowes A. (GBYamaha) a 10”251; 5. van der Mark (Ola-Yamaha) a 10”687; 6. Sykes (GBKawasaki) a 13”687; 7. Rinaldi (Ita-Ducati) a 14”859; 10. Savadori (Ita-Aprilia) a 20”272; 19. Giugliano (Ita-Aprilia).
MONDIALE 1. Rea punti 114; 2. Davies 102; 3. Melandri 96; 4. Fores 76; 5. Lowes A. 70.