Fia, motori più semplici dal 2021
●Avanza la linea Liberty: proposta federale per mantenere i V6 da 1,6 litri senza MGU-H
La Federazione ha compiuto una decisa scelta di campo, schierandosi dalla parte di Liberty per ciò che concerne i motori che dovranno spingere le monoposto dal 2021 in poi in F.1: è il risultato più importante della duplice riunione di ieri a Parigi, quella della Commissione F1 e poi del gruppo strategico di lavoro alla quale hanno partecipato i due grandi boss,
Jean Todt e Chase Carey.
PROPOSTA Alla conclusione di discussioni che, secondo quanto ha messo nero su bianco dalla Fia, si sono svolte in un clima «costruttivo» e «positivo», è stata avanzata la proposta di «inserire» nel regolamento tecnico che entrerà in vigore fra tre anni il mantenimento degli attuali motori termici 6 cilindri, 1600 cmc con componente ibrida ma senza più MGU-H, il sistema che consente di incrementare i cavalli, recuperando il calore fornito dal turbo. In sostanza la Fia ha fatto proprio il piano che Liberty aveva proposto ai team sin dall’autunno scorso, scatenando la reazione negativa di Ferrari, Mercedes e Renault. Una «santa alleanza» che ha quale obiettivo quello di rendere la F.1 economicamente più abbordabile, trasformandola in un affare per chiunque intenda parteciparvi, e che possa garantire prestazioni più simili tra team grandi e piccoli.
POSIZIONE Domanda: che posizione prenderà la Ferrari dopo aver constatato che sta avanzando l’idea di semplificare i motori? «Abbiamo avuto una proposta da Liberty Media dieci giorni fa, aspettiamo di vedere i dettagli, poi faremo la scelta giusta», aveva dichiarato venerdì scorso Sergio Marchionne da Amsterdam, aggiungendo che «c’è un limite ai cambiamenti che si possono introdurre. Ogni tentativo di rendere banali le modifiche tecnologiche può essere controproducente. Se le proposte snaturassero il cuore della F.1, la Ferrari si ritirerebbe». Nelle prossime settimane sono previste altre riunioni «tra gli attuali fornitori di motori e quelli potenziali» per trovare un compromesso e redigere nei dettagli il regolamento tecnico. Ci si è dati una scadenza a fine maggio. Intanto Liberty e Fia hanno incassato un’apertura della Mercedes, anticipata a Shanghai dalle parole di Niki Lauda: «Possiamo trovare un compromesso, rinunciando alla MGU-H se ci consentiranno di usare la base di questo motore anche dopo il 2021». Ed è esattamente quello che la Fia suggerisce di fare.
DAL 2019 Ma ieri, oltre a registrare una avanzata nelle trattative per i motori, si sono assunte pure decisioni che, se confermate dal Consiglio Mondiale, saranno operative già dal 2019: la prima e più importante riguarda l’incremento del quantitativo di benzina che si potrà imbarcare per il gran premio. Si passerà da 105 a 110 chili, allo scopo «di usare i motori a piena potenza per tutto il tempo». Sempre dal prossimo anno si troverà una diversa formula per stabilire il peso minimo della macchina in modo tale da non penalizzare i piloti più pesanti. Infine entrerà in vigore l’obbligo di indossare guanti dotati di sensori che permettano di «migliorare la sicurezza e facilitare l’intervento dei medici» (in caso di incidente).
SORPASSI Proseguono le discussioni relative alla questione sorpassi che riguarda l’aerodinamica. Le aree di intervento sono già state individuate nelle ali e i deflettori posti sulle fiancate. Ai team è stato dato tempo sino al 27 per poter studiare soluzioni da condividere poi con gli altri concorrenti e l’autorità sportiva, quindi si deciderà come intervenire per modificare i progetti delle monoposto che sono già a buon punto. Anche in questo caso si spera di chiudere entro fine maggio.
Sancita l’alleanza tra Todt e Carey: ora la Ferrari che posizione prenderà? Novità dal prossimo anno su carburante, peso e guanti. E si lavora sui sorpassi