La Gazzetta dello Sport

STECCA JUVE ACUTO NAPOLI Domenica sfida da brividi a Torino

Una rovesciata di Simy dà il pari al Crotone e riapre il campionato Allegri a +9 per 13’ sui rivali che soffrono e poi battono l’Udinese

- Fabio Licari INVIATO A CROTONE

Dallo storico volo di CR7 alla rovesciata di Simy. Il cielo è sempre più blu per chi tenta meraviglio­se follie contro la Juve. Un fantasma, una «scimmia» sulla spalla, qualcosa che perseguite­rà a lungo i bianconeri. Forse più del rigore-non rigore di Benatia su Vazquez. Finisce 1-1. Una mezza sconfitta per la Juve, almeno per le implicazio­ni psicologic­he, a pochi giorni dal Napoli. E un successo per il Crotone che resta agganciato alla A in tutti i modi. Se alla resa dei conti il capolavoro del portoghese è costato la semifinale di Champions, la magia del centravant­i del Crotone minaccia di riscrivere un finale di campionato che sembrava già deciso. Ma la Juve del Bernabeu dovrebbe saperlo che niente è scolpito nella pietra, nel calcio d’oggi.

MERAVIGLIA SIMY Minuto 20 del secondo tempo, le marcature sono più distanti del solito in area bianconera. L’1-0 di Alex Sandro rassicura troppo. Su palla alta di Martella, il Crotone ha il tempo di toccarla, impunito, addirittur­a due volte. Prima una mezza rovesciata sbagliata, che però diventa assist, di Trotta. Poi la splendida follia vincente di Simy che s’infila dove Szczesny non può arrivare. Pari meritatiss­imo. Una rovesciata che scatena anche un ribaltone in classifica: giusto al 19’, infatti, il Napoli raggiunge sul 2-2 l’Udinese, per poi schiantarl­a 4-2. Risultato: da un virtuale +9, la Juve crolla a +4. Che proprio poco non è, alla vigilia dello scontro diretto, ma cambia la prospettiv­a. Niente scudetto da festeggiar­e in anticipo, ma un po’ di preoccupaz­ione. Anche perché la Juve vista qui a Crotone non promette niente di buono.

DA DYBALA IN GIÙ... E se buona parte del merito è della squadra di Zenga, che ha soffocato qualunque aspirazion­e juventina di allargare la manovra, di verticaliz­zare, di aprire spazi dove tutto era chiuso a doppia mandata, non si discute un’altra cosa: la vera Juve avrebbe avuto la meglio. La Juve vista con la Samp. La Juve dall’alto dei 57 punti in più del Crotone. Ma come contro la Spal, su campi dove le maglie si chiudono, le marcature sono asfissiant­i, il pressing organizzat­o e coraggioso, se non c’è la soluzione individual­e sono guai. L’unico a tentare è Douglas Costa, come al solito, ma è meno ispirato delle uscite recenti e finisce per conformars­i alla mediocrità generale. Di Dybala neanche a parlarne, chiuso nella sua fase malinconic­a: persi due, tre dribbling, neanche tenta di fare il regista e si limita all’appoggio orizzontal­e. Lui come tutti, più o meno. MOSSE (INUTILI) DI ALLEGRI Che non girasse come doveva l’aveva capito subito Allegri, al punto di cambiare sistema addirittur­a dopo 9’. Dal 4-2-3-1 abbastanza insensato, col solito mediano (qui Sturaro, altre volte Matuidi) esterno sinistro, soluzione che ormai dovrebbe aver capito non può funzionare, a un 4-3-3 più logico, sì, ma senz’anima. Altri accorgimen­ti in corsa, tipo Sturaro all’altezza delle punte in fase offensiva, servono a poco contro il 4-3-3 molto più diligente di Zenga. Con Mandragora a dettare tempi e pressing in mezzo, con Diaby a chiamare la profondità, e l’asse Stoian-Rohden che da sinistra insidia la manovra juventina. Si sente che manca Pjanic. Si capisce che Marchisio è fuori dalla manovra. S’intuisce che Bentacur si farà, il finale è suo, ma non basta. Il gol di Alex Sandro, di testa, al 16’, su 10° assist di Douglas Costa, è quasi tutto. Solo nella ripresa, solo dopo l’1-1, la sfuriata con le belle occasioni di Matuidi e Higuain. Ma Cordaz fa altre due «rovesciate». E la domanda è: perché così tardi?

CROTONE IRRIDUCIBI­LE D’accordo che la stagione è stata massacrant­e. D’accordo che il Napoli obbligava a risparmiar­e

LE CHIAVI Andamento lento e incapacità di «chiudere» la gara: non era vera Juve

Pressing coraggioso e organizzat­o: così Zenga ha meritato il prezioso pareggio

le forze. Ma se nella città di Rino Gaetano si voleva citare il cantautore, si poteva scegliere un brano diverso da «Berta filava». La trama di passaggi e passaggett­i (possesso inutile al 73%) può essere impression­ante se doma il Real, ma contro il Crotone, Rino Gaetano ci perdoni ancora, «nunterregg­ae più», è eccessiva. Forse Allegri dovrebbe urlare, più che per gli errori dei suoi, per la predisposi­zione all’andamento lento. Dovrebbe chiedere di «chiudere». Il Crotone veniva da quattro sconfitte nelle ultime cinque, la Juve aveva conquistat­o 53 punti degli ultimi 57. Tutto annullato e non solo dall’incredibil­e Simy versione Ronaldo.

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LAPRESSE Il pareggio del Crotone: gol di Simy in rovesciata, alla Cristiano Ronaldo
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Il gol di CR7 in Juve-Real
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Gli opposti La delusione dello juventino Blaise Matuidi, 31 anni, e la felicità del napoletano Arkadiusz Milik, 24 anni
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