Max, rabbia e rilancio «Avrei firmato per il +4 Ora la sfida scudetto»
● L’allenatore infuriato per il gol subito: «Abbiamo preso una rete da polli. Macché stanchi, col Napoli saremo all’altezza»
Amano a mano, come canta questa gente, come cantava il grande Rino Gaetano, figlio prediletto di Crotone. A mano a mano, una partita sofferta alla volta: Massimiliano Allegri ripete sempre che gli scudetti si vincono così e, invece, la sua Juve a volte lo dimentica. Colpa di questa strana sindrome da provincia, questa mancanza di cattiveria là dove si dovrebbe sudare il doppio: dopo la Spal e dopo Diabaté (quattro punti e mille patemi nelle precedenti due trasferte “facili”), ecco questo pari calabrese che complica la volata. E colpa pure di un’altra spettacolare rovesciata andata di traverso: da CR7 a S99, dall’epica del Real di Cristiano alla tragedia del Crotone di Simy. Prima che il nigeriano rovesciasse la frittata Max era a +9, a fine partita è stato costretto a guardare Sarri «solo» da +4. «Un mese e mezzo fa ci avrei messo la firma se mi avessero detto che sarei arrivato allo scontro diretto con questo distacco – dice –. Venire a giocare a Crotone non è facile, sono sempre partite sporche in cui ci si deve adattare: siamo riusciti ad andare in vantaggio, ma poi abbiamo preso un gol da polli». L’inno dei calabresi sembra raccontare in musica la filosofia di Max, un pragmatismo intelligente, soprattutto quando tutto va
NON MI BASTA IL PARI, MA I GIOCHI NON SI CHIUDONO DOMENICA
MASSIMILIANO ALLEGRI SU JUVENTUS-NAPOLI
storto. Così anche dopo questo 1-1 scivoloso le parole di Massimiliano Allegri sono sempre prudenti: «Dopo l’1-0 dovevamo continuare a palleggiare senza forzare le giocate, anche se la sensazione era che il gol degli avversari sarebbe potuto arrivare: diciamo che non era serata…». GIARDINO E a mano a mano eccoci alla sfida-scudetto: «Non firmerei per un pari, vincendo faremmo un grande salto in avanti. Ad ogni modo, il campionato non finirà domenica. Pjanic recuperato? Si è allenato, vedremo». Ci sarà da ritrovare la brillantezza: «Higuain un po’ stanco? Siamo tutti in buone condizioni, col Napoli saremo all’altezza. Non sono preoccupato, vincendo ci avvicineremmo allo scudetto e dobbiamo farcela anche per questo». «Può nascere un fiore nel nostro giardino», cantava Rino: quello nel giardino di Max poteva germogliare subito e, invece, dovrà essere innaffiato ancora un bel po’.