La Gazzetta dello Sport

Simy, che gioia «Come Ronaldo? Ci ho provato... Vale la salvezza»

●I tifosi lo adorano e Zenga lo esalta «Giusto schierarlo, era il suo momento» ●Marotta risponde a Ceferin: «La Var riduce gli errori, va introdotta pure in Champions»

- Filippo Conticello INVIATO A CROTONE Matteo Dalla Vite INVIATO A CROTONE

Simeon Tochukwu Nwankwo detto Simy, o forse da oggi sempliceme­nte Simaldo, ha rovesciato tutto: la Juve, il Napoli e, soprattutt­o, il suo Crotone. In fondo, l’intero campionato che vive ora di una luce diversa. Con l’acrobazia Cristianes­ca, questo gigante nigeriano ha AFP fatto tremare i ponteggi traballant­i dello Scida. E si è meritato un coro ad hoc: «Sei come Ronaldo», gli hanno cantato i tifosi che lo adorano. Anche per il loro affetto ha sempre disfatto la valigia sul letto: è arrivato da due anni qui in Calabria, dalla B portoghese, e in ogni sessione di mercato è sempre stato a un passo dal cambiare aria. Invece, si è impuntato continuame­nte, ha voluto trattenere i suoi 198 centimetri a Crotone (è il giocatore di movimento più alto di tutta la A), con un messaggio per la comunità: «Io salverò questa squadra». La sopravvive­nza in A dista solo un punto grazie a lui: la Spal è lì. A fine partita, nel tripudio generale, Simy ha potuto fare una diagnosi del prodigio che da queste parti tutti ricorderan­no: «Ho segnato un gol da attaccante: non devo pensare, devo solo buttarla dentro. Mi è andata bene, ho provato a tenerla bassa: ci sono andato d’istinto, sennò non veniva…». E poi, allargando lo spettro a tutta la Serie A: «Non mi interessa aver fatto un favore al Napoli, noi pensiamo al 100% al nostro obiettivo che è la salvezza». Proprio contro la Spal, l’arci-rivale per la salvezza, il nigeriano aveva trovato la prima esultanza di questa stagione, replicata in casa contro il Bologna, dopo le tre dell’anno passato.

PENSIERO WALTER Anche Zenga si è preso l’ovazione e i giusti compliment­i a fine partita. C’è molto del suo in questo pareggio, anche se uno dei suoi primi pensieri è stato nelle coccole per l’eroe di giornata: «Il fatto che Simy mi abbia detto di voler rimanere è importante: bisogna anche capire quando è il momento giusto per schierare i giocatori e questo era il suo momento». E poi orgoglio sincero, orgoglio per aver fermato una vecchia nemica: «Abbiamo fatto vedere a tutti che ci crediamo, che non è finita, che qui si fanno le cose seriamente», ha continuato Walter. Contento di aver trovato una squadra con tre aggettivi, «tosta, dura, concentrat­a». E forse anche folle: «Ho schierato Diaby, 18 anni, questa è una mossa alla Zenga. E a volte ci azzecco anche io». Forse anche su Simaldo Zenga ci ha visto giusto.

Juve-Napoli: si intuirà lì se lo scudetto sarà storia bianconera per il settimo anno consecutiv­o o se sarà roba altrui. «Non ci siamo espressi con la solita fluidità — racconta Douglas Costa —. Dobbiamo rimanere concentrat­i 90’. Il Napoli? Sarà una grande gara fra due squadre brillanti: speriamo di vincere noi».

I TIFOSI ALLO STADIUM E a proposito di Juve-Napoli, prima della gara l’a.d. Marotta si era soffermato sull’apertura agli ospiti da parte del Casms. «Irritati per la presenza dei tifosi del Napoli a Torino? Nasce da una logica preoccupaz­ione. Vorremmo il pubblico avversario in ogni gara ma la preoccupaz­ione nasce da quello che è successo negli ultimi anni. Le istituzion­i hanno garantito controllo, ci affidiamo a loro. Non vogliamo fare polemica». CEFERIN E COLLINA Poi, quasi presagendo la rovesciata di Simy, si era tornati sul tema Real. «Ceferin ha detto che per la Var in Champions è presto e che Collina non si tocca? La Var riduce gli errori e ritengo che debba essere inserita quanto prima. Ci sono metodi arbitrali diversi in giro per l’Europa e anche in Champions: è paradossal­e. Va eliminata questa cosa. Collina? Noi abbiamo parlato di una designazio­ne criticabil­e perché per noi non era logica rispetto al rischio che la gara presentava perché si affrontava­no due squadre dal ranking altissimo: per noi Oliver non aveva l’esperienza adatta». Poi, il mercato. «Darmian? Non è fatta. Se Pogba o Morata potrebbero tornare? Non credo ai cavalli di ritorno ma ci sono le eccezioni. Hanno lasciato un ottimo ricordo ma la valutazion­i di mercato che hanno raggiunto sono un miraggio per noi».

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Il nigeriano Simeon Tochukwu Nwanko, detto Simy, 25 anni
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Douglas Costa, 27 GETTY IMGES

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