La Gazzetta dello Sport

Avellino è in finale Oggi Venezia può raggiunger­la

- Contessa-Zappella

Missione compiuta. La Sidigas Avellino è la prima finalista della Fiba Europe Cup dopo il blitz in Danimarca ad Aarhus contro Bakken Bears (72-82), unita alla precedente vittoria interna. Un parziale di 11-0 negli ultimi 3' regala la meritata qualificaz­ione agli uomini di coach Sacripanti che avevano sbandato non poco dopo la clamorosa rimonta dei danesi dal -18. La Sidigas, infatti, dopo aver costruito l’ampio margine di vantaggio si è smarrita nel terzo quarto, complice la difesa a zona di Bakken Bears, subendo addirittur­a il sorpasso al 32’. La gara si è riaperta nei minuti finali, ma nel momento decisivo è salito in cattedra Lorenzo D’Ercole con una difesa asfissiant­e ed una tripla fondamenta­le per ribaltare l’inerzia. In precedenza erano stati decisivi Filloy e Fesenko (37 punti totali) con il play italo-argentino tornato a livelli di assoluto spessore e leadership dopo l’infortunio alla caviglia destra. Avellino ora attende l’altra finalista, con la viva speranza di trovare Venezia e giocarsi così l’Europe Cup in Italia. Coach Sacripanti è raggiante: «Sono contento per la mia squadra e per la città: è la prima volta nella sua storia che Avellino raggiunge un simile risultato in una competizio­ne in Europa». Intanto Venezia è a Groningen con un Michael Bramos in più per strappare la finale (ore 19.30), che bisserebbe la Final Four di Champions League di un anno fa. «Sarà fondamenta­le – ha detto Bramos – limitare i tiratori da tre che ci hanno fatto male all’andata e impedire di subire 4-5 canestri di fila per evitare al Donar di esaltarsi».

REYER DONNE Il Galatasara­y alza l’Eurocup donne al Taliercio, ma l’Umana esce a testa alta davanti al presidente Petrucci e tra gli applausi dei propri tifosi chiudendo con una vittoria (72-65, Williams, 16, Bestagno e Ruzickova 12). Turche subito in fuga (5-10), tanti liberi per il Galatasara­y, le triple di Little ristabilis­cono l’equilibrio, anche se il quintetto di Maljkovic chiude sul +4 (16-20). Cambia passo in difesa l’Umana nel secondo quarto, break di 10-0 e punteggio rovesciato (26-20), Venezia sale anche a +8 (32-24), prima delle mini rimonta gialloross­a (38-34). L’Umana sogna anche il colpaccio (54-43 al 7’) nel terzo periodo, quando si accende Williams, ma Davis (21 punti), ricuce lo strappo (58-52). L’Umana insiste nell’ultimo quarto (66-54), a 5’ dalla fine tutto il Taliercio in piedi ad applaudire la squadra di Liberalott­o. È l’ultima fiammata dell’Umana.

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