Show all’Idroscalo Grand Prix sprint guardando a Tokyo
●A Milano sabato e domenica un evento sdoppiato su distanze brevi come la «mixed relay» ai Giochi
Rinnovamento, qualità e spettacolo: queste le chiavi della quinta edizione del Grand Prix Triathlon che si svolgerà all’Idroscalo di Milano. Sabato e domenica, due giorni di gare che raduneranno i big azzurri: ci saranno infatti Gianluca Pozzatti, Massimo De Ponti, Verena Steinhauser, Ilaria Zane e Giorgia Priarone oltre alla giovane emergente Beatrice Mallozzi, e una lunga lista di stranieri che renderanno ancora più prestigioso il parterre e più accattivanti le competizioni.
DUE GIORNI Non più gara secca, ma due turni, con la semifinale su distanza sprint al sabato e finale su distanza super sprint domenica. «La quinta edizione del Grand Prix parte all’insegna del cambiamento — spiega il presidente della Fitri Luigi Bianchi — dopo quattro edizioni che avevano la finalità di portare gare di livello internazionale in Italia in aggiunta alla Coppa del Mondo di Cagliari per permettere ai ragazzi più giovani di cimentarsi in un evento di alto livello, quest’anno si punta ad un salto di qualità: alla luce dell’inserimento della Mixed Relay a Tokyo 2020, la terza gara del programma olimpico del triathlon che assegnerà medaglie, anche il Grand Prix vira all’insegna della spettacolarità e della qualità, prevedendo prove su distanza sprint, supersprint e a staffetta che ci consentiranno di valutare le capacità dei nostri atleti in vista della staffetta olimpica. La volontà è quella di rendere il Grand Prix un appuntamento classico, ricorrente — aggiunge Bianchi —, vogliamo che si concluda il periodo di startup per passare al consolidamento di questa formula che incrementerà l’appeal del nostro sport».
VERSO TOKYO «Nuovo format per seguire le esigenze dettate dall’introduzione della staffetta mista alla prossima edizione dei Giochi Olimpici — spiega Joel Filliol, Olympic Performance Director della Fitri —. Le dinamiche della distanza supersprint può essere molto diversa rispetto ad una gara tradizionale, questo evento può aiutare i nostri atleti a sperimentare le nuove situazioni. È molto importante gareggiare su due giorni per gestire una diversa situazione di gara e arrivare alla finale con le giuste energie». Filliol coglie l’occasione per fare il punto tecnico su questa prima importante fase di lavoro invernale. «Abbiamo lavorato a Lanzarote, Fuerteventura, in Nuova Zelanda e a Maiorca con gli squad: i primi passi del 2018 sono stati decisamente positivi e non vediamo l’ora di continuare questo percorso lungo tutta la stagione per far crescere il profilo dei nostri atleti e allenatori. L’obiettivo a lungo termine è che i nostri squad (gruppi di lavoro, ndr) si sviluppino a livello mondiale in termini di ambiente di lavoro e ovviamente di prestazioni. Il cammino procede bene, Abbiamo già visto l’interesse di alcuni atleti internazionali, la volontà di unirsi agli allenatori italiani dimostra che i nostri gruppi di lavoro stanno acquisendo credibilità a livello mondiale».
INTERNAZIONALE All’Idroscalo, campo gara naturale per il triathlon, si respira il clima del grande evento, e riportare l’evento al prestigio dei decenni passati è l’obiettivo degli organizzatori guidati la Luca Lamera che sottolinea come «l’introduzione del Grand Prix ci porti in quella direzione: l’Idroscalo è un location ideale e la possibilità di ospitare i big italiani e stranieri è fonte di grande entusiasmo e ulteriore sprone a creare un evento all’altezza delle più ambiziose aspettative». Che lo spettacolo abbia inizio.
LA CHIAVE Finali «supersprint» come la nuova gara a squadre a cinque cerchi: 300 metri a nuoto, otto km in bici, due km di corsa