IL TACCO DI MAX, LE MANI DI GIGIO
●Maranello ha come obiettivo migliorare una aerodinamica già eccellente i tedeschi devono trovare il bilanciamento per sfruttare meglio le gomme
La coppa del mondo, come l’ha chiamata Gattuso alla vigilia, l’ha sollevata Gigi Buffon. A differenza di Berlino, Ringhio stavolta piange tra gli sconfitti. La Juve ha demolito il Milan con 4 gol in una ventina di minuti e per il quarto anno consecutivo festeggerà l’accoppiata scudetto-Coppa Italia.
Il GP di Spagna, che si disputerà domenica a Montmelò, ha un’importanza particolare perché, come da tradizione, l’avvio della stagione europea della F.1 offre la possibilità ai team di introdurre sviluppi più ampi sulle monoposto rispetto alle prime gare: si tratta cioè del primo vero grande step dell’anno. La quinta gara del Mondiale dovrà chiarire inequivocabilmente quale sia la scala dei valori in pista, specificamente tra le due principali rivali per il titolo: Ferrari e Mercedes. Le prime quattro tappe hanno fornito un quadro prestazionale solo parzialmente riflesso a livello di classifica piloti, dove comanda Lewis Hamilton.
FINESTRA In pratica è parso evidente come la SF71H sia la monoposto più equilibrata e competitiva e la W09, ad esclusione delle qualifiche in Australia, non sia stata in grado di imporsi con exploit analoghi, soffrendo un poco felice sfruttamento degli pneumatici. Questo ha confutato quanto emerso nei test invernali di due mesi fa. Allora sembrava che la vettura meglio equilibrata e in grado di sfruttare al meglio le gomme fosse proprio la monoposto di Brackley. Hamilton e Bottas si concentrarono sull’uso di Soft e Medium, coprendo un chilometraggio elevatissimo. Poi con l’inizio della stagione, soprattutto dal Bahrain in poi, questo presunto vantaggio è svanito, con problemi che toccano i due estremi della scala delle finestre di temperatura. In alcuni casi era evidente che la W09 non riuscisse ad innescare un adeguato grip, soprattutto con le gomme posteriori, in altri, altrettanto palese la tendenza a generare blister (bolle sul battistrada). La chiave per trovare una soluzione univoca a questi due problemi opposti solo in apparenza, si chiama bilanciamento e per questo motivo è lecito attendersi degli sviluppi aerodinamici che possano contenere gli effetti negativi.
AERODINAMICA Opposta la situazione della Ferrari chiamata a consolidare le prestazioni sinora mostrate: tre pole e due vittorie firmate da Vettel e tre partenze in prima fila per Raikkonen. L’aerodinamica può ulteriormente migliorare mentre power unit e sospensioni sono già eccellenti. La SF71H ha dimostrato in ogni condizione di asfalto e temperatura di essere in grado di trarre la massima performance dalle gomme e di prolungarne la vita in ciascuno stint.
BATTISTRADA E’ utile rilevare che Montmelò è uno dei tre circuiti con Castellet e Silverstone totalmente riasfaltati prima del Mondiale. Da cui il debutto di pneumatici con battistrada ridotto di 0,4 mm per mantenere le temperature di esercizio sotto controllo. Una scelta, come ha spiegato Mario Isola, responsabile competizioni Pirelli, che è stata avallata dalla Fia e assunta per ragioni di sicurezza dopo aver notato nei test invernali un’impennata delle temperature del battistrada, causata dal maggiore grip prodotto dal nuovo asfalto. La modifica (adottata solo per questi tre GP) mantiene inalterate le caratteristiche prestazionali delle mescole e non modifica il rendimento sulle singole vetture.