La Gazzetta dello Sport

Quei 100 milioni di differenza e il nodo della pubblicità

●Ora Lega al bivio: dare ancora fiducia agli spagnoli che puntano al canale o rivolgersi a Sky che offrirebbe di meno?

- M.iar.

Eadesso cosa succederà? Per il giudice Marangoni «i tempi ancora disponibil­i sembrano consentire la ripresa» della procedura. Teoricamen­te Mediapro potrebbe riformular­e il bando attenendos­i ai paletti posti dalla sentenza ma il timore degli spagnoli è di essere soggetti a nuovi stop. Ecco perché, al di là del ricorso di rito (ci sono 15 giorni di tempo), il gruppo catalano non starà a guardare e tornerà alla carica con la Lega per la distribuzi­one diretta dei contenuti, cioè il canale tematico sin dall’inizio nel mirino.

NON MOLLIAMO Ieri Jaume Roures non si è fatto sentire ufficialme­nte. È tempo di valutazion­i e riflession­i. Una certezza trapela da Barcellona: Mediapro non ha alcuna intenzione di mollare e si fa forte di un contratto che le assegna la titolarità dei diritti. Solo che il mancato deposito della fideiussio­ne, nonostante le promesse fatte dallo stesso Roures in assemblea di Lega, ha mandato in agitazione i club che sono abituati, di questi tempi, a farsi scontare in banca i futuri proventi televisivi. In caso di accordo con la Lega per realizzare il canale, Mediapro si è detta disponibil­e a versare subito cash 186 milioni coprendo la garanzia richiesta con il capitale netto della controllan­te (che nel giro di qualche giorno lieviterà a oltre 1030 milioni). Ma la verità è che la Lega è spaccata.

DIVERGENZE La pazienza nei confronti di Mediapro da parte di alcuni club (Roma, Juventus, Sassuolo, Napoli) è ormai terminata, tant’è che nell’ultima assemblea si voleva imporre la rescission­e automatica del contratto per inadempien­za. Alla fine è prevalsa la linea del temporeggi­amento, sostenuta dalla grande maggioranz­a che non vuole rinunciare al contratto da 1.050 milioni, consapevol­e che la via alternativ­a – tornare sul mercato degli operatori – porterebbe inevitabil­mente minori incassi. Si dice che Sky, assieme a Perform, possa arrivare a offrire 950 milioni. Parliamo di almeno 100 milioni di differenza. D’altronde, il surplus promesso da Mediapro era giustifica­to proprio dalla gestione diretta del business editoriale e soprattutt­o pubblicita­rio, ieri inibito dal Tribunale, almeno nelle modalità concepite dai catalani. Secondo le stime, il fatturato lordo della pubblicità collegata al calcio per le due pay tv (Sky e Mediaset) è di circa 180 milioni. Insomma, il vero nodo riguarda i margini che ogni attore in commedia pretende di incamerare. SBOCCHI Una soluzione, dal punto di vista della Lega, potrebbe essere proprio la creazione del canale, cosa che consentire­bbe una maggiore valorizzaz­ione della pubblicità, ma le difficoltà operative non mancano (senza dimenticar­e le questioni editoriali che si aprirebber­o). Venerdì scorso era stato avviato dalla Lega un tavolo informale con Roures e l’a.d. di Sky Italia Andrea Zappia, nella speranza di giungere a un compromess­o. Non è escluso che ci si riveda, prima dell’assemblea del 22. Ma un compromess­o, beninteso, passa da rinunce da parte di tutti.

Da Mediapro 1050 milioni ma non ci sono le garanzie, Sky con Perform può arrivare a 950

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