La Gazzetta dello Sport

La Roma progetta Chiesa nel villaggio E non molla Verdi

●Monchi si iscrive alla corsa per l’attaccante viola Perotti ed ElSha in bilico. Contatti pure col Bologna

- Davide Stoppini ROMA

Se non è paura di cadere, la vertigine è voglia di volare, per dirla con la poesia di Jovanotti. E allora, per arrivare lassù o nelle immediate vicinanze – come accaduto in Champions in questa stagione – alla Roma serviranno un paio d’ali. Almeno una, una vera però. Si fa peccato a pensare di conoscere in profondità i ragionamen­ti del plenipoten­ziario Monchi. Ma non si va lontano dall’immaginare che due nomi più di tutti gli altri sono nei pensieri della Roma e del prossimo mercato: Federico Chiesa e Simone Verdi.

IL PASSO Uno o l’altro, molto più del Bernard dello Shakhtar, sondato di recente. La novità riguarda il gioiello della Fiorentina: la Roma si è informata della situazione di Chiesa con la società viola. E il messaggio recapitato da Trigoria a Firenze è il seguente: sappiate che, qualora decideste di cedere l’attaccante, noi vorremmo essere informati. Per il momento non si è andati oltre. Ma è già abbastanza per dipingere uno scenario futuribile. La manovra d’avviciname­nto è iniziata. Alla Roma piace Chiesa, identikit che rientra alla perfezione nelle idee tattiche di Di Francesco. E profilo perfettame­nte compatibil­e con le idee di Monchi. Certo, volendo scendere nel dettaglio, Chiesa fa rima con investimen­to elevato per il cartellino. Per intendersi: il Cies, l’osservator­io GETTY sul calcio, solo lo scorso dicembre ha stimato una valutazion­e di 51 milioni di euro. Ecco perché, a fronte di un’impresa così complicata, il passo obbligato sarebbe quello di cedere almeno uno dei due esterni offensivi di piede destro in organico. Chiesa «in» vorrebbe dire Diego Perotti o Stephan El Shaarawy ceduti.

L’ALTRO L’andirivien­i sarebbe quasi obbligato, non passino inosservat­e le voci che giusto ieri dalla Spagna volevano un Perotti nel mirino del suo vecchio club, il Siviglia. Gli addii non sarebbero invece così scontati a fronte dell’arrivo di Verdi. È l’altro nome, rigorosame­nte italiano, che Monchi ha segnato in grandissim­a evidenza per il ruolo di esterno offensivo. È uno dei settori – il primo è il centrocamp­o – che la Roma ha individuat­o tra quelli migliorabi­li per la prossima stagione, considerat­e le tante pene sofferte specie sulla fascia destra prima dell’esplosione di Cengiz Under. Ecco: Verdi, rispetto a Chiesa, avrebbe il vantaggio di essere impiegabil­e sia a destra sia a sinistra. E il fatto di essere un ottimo specialist­a dei calci piazzati – alla Roma dopo Kolarov c’è il deserto – non è elemento che passa inosservat­o. Il corteggiam­ento nei confronti di Verdi e del Bologna non è così recente come quello di Chiesa. Il prezzo del cartellino è più basso rispetto a Chiesa – 25 milioni di valutazion­e –, le prime chiacchier­e tra i club risalgono addirittur­a a gennaio, nei giorni del rifiuto del calciatore nei confronti del Napoli.

TORNA MASSARA Ecco, magari sulle due trattative un ruolo importante potrebbe averlo Ricky Massara: rotto il rapporto con Suning e dunque con l’Inter, l’ex vice di Walter Sabatini tornerà alla Roma, non nel ruolo di segretario generale (non è previsto nell’organigram­ma del club) ma come stretto collaborat­ore di Monchi nella direzione sportiva. Il futuro è oggi. Ah, ci sarebbe anche Roma-Juventus domenica: Olimpico oltre i 50 mila spettatori per ufficializ­zare la qualificaz­ione alla prossima Champions, passaggio necessario (anche) per il mercato che verrà.

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Federico Chiesa, 20 anni: 6 gol in 34 presenze in campionato

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