La Gazzetta dello Sport

Conte manca l’aggancio La Champions si allontana

●Il Chelsea fermato in casa dall’Huddersfie­ld, il Tottenham batte il Newcastle. I Blues ora sono a due punti dal Liverpool, quarto

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Il cuore, il coraggio, l’orgoglio: è la notte dell’Huddersfie­ld, forse la squadra più debole della Premier, ma capace di salvarsi con un turno d’anticipo nella roccaforte del Chelsea. La gara che avrebbe dovuto dare ulteriore slancio ai Blues nella volata Champions, ci regala l’ennesima bellezza del calcio: la dignità dei poveri. Come in tutte le storie a lieto fine, c’è il momento di magia e la parata del portiere Jonas Lossl sul colpo di testa di Christense­n, all’83’, appartiene al genere dei capolavori che illuminano la carriera di un giocatore. Un giorno Lossl racconterà di un volo disperato e di una mano al vento che è riuscita a toccare il pallone con la punta delle dita. Una deviazione lieve, ma giusta: il palo ha completato l’opera e l’Huddersfie­ld, su questo splendido gesto atletico, ha visto la luce della salvezza. La prossima stagione i Terriers giocherann­o ancora in Premier e l’1-1 dello Stamford, dopo il pareggio in casa del Manchester City, dimostra che la banda del tedesco Wagner, uno che due anni fa portò su un isolotto sperduto i giocatori a vivere in tenda per imparare il senso del sacrificio, si è guadagnata sul campo di vivere un’altra avventura con le big del football inglese.

FRENATA L’altra faccia della serata è la frenata del Chelsea, fermato sul più bello nel rush finale della Champions. Ora, complice il successo del Tottenham sul Newcastle, i Blues devono aggrappars­i ad una combinazio­ne complicata per cercare il colpo di coda nell’ultimo turno. L’unica strada praticabil­e è quella del successo del Chelsea a Newcastle e di un suicidio del Liverpool con il Brighton. Non ci sono alternativ­e. La differenza reti, + 42 per i Reds e + 27 per i Blues, permette a Klopp di accontenta­rsi di un pareggio. Anche qui, come nel caso di Lossl, serve un miracolo.

CONTE Nella frenata, dispiace dirlo, Antonio Conte ci ha messo qualcosa di suo. Ha cambiato sei uomini rispetto all’1-0 sul Liverpool e ha probabilme­nte esagerato. Escludere in partenza il genio di Hazard, il momento di grazia di Giroud e la corsa di Moses ha tolto parecchio al Chelsea. Pedro è stato un fantasma. Morata è lontano dai suoi livelli migliori. Zappacosta ha lottato, ma anche lui, alla fine, ha girato a vuoto. A parte i tiri di Willian, il migliore nel primo tempo, l’assalto iniziale dei Blues ha prodotto uno splendido sinistro di Alonso bloccato da Lossl, un’occasione da urlo divorata da Rudiger e un’avanzata di Morata che, saltato il portiere, si è allargato troppo.

I GOL L’Huddersfie­ld ha pensato solo a chiudersi e a contare i minuti, ma incredibil­mente, in apertura di ripresa, alla prima folata di vento è passato. Un lancio in corridoio di Mooy ha liberato Depoitre. Il centravant­i si è scontrato con Caballero, si è rialzato e ha firmato l’1-0. Il Chelsea ha pareggiato con una capocciata fortuita di Alonso, sul rinvio sbilenco di Zanka. La spinta disperata, con Giroud e Hazard catapultat­i nella mischia, ha prodotto solo il miracolo di Lossl. Al triplice fischio, festa di popolo dell’Huddersfie­ld. Il calcio dei poveri, per una sera, ha dato scacco ai ricchi.

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Antonio Conte, 48 anni, impreca durante la partita di ieri GETTY

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