Caduta libera Lopez ora deve inseguire
●Un altro volo per il colombiano: finisce in un campo e scivola a 1’57” da Dennis
Ne ha lasciati sull’asfalto 43, di secondi. Non pochi. A circa sei chilometri dal traguardo di Santa Ninfa, succede che Miguel Angel Lopez sbagli una curva: il 24enne colombiano dell’Astana finisce nell’erba ed è costretto a un inseguimento forsennato fino a Santa Ninfa che non darà troppi frutti. Al traguardo lo precede il compagno Luis Leon Sanchez, mentre più tardi in zona bus il direttore sportivo Giuseppe Martinelli sospira: «Il ragazzo deve ancora imparare tanto».
CADUTE La caduta, per un ciclista, fa parte dei rischi del mestiere. Ma Lopez finora ne ha collezionate davvero tante, senza dimenticare che in questo Giro d’Italia era già cascato nella ricognizione della crono di Gerusalemme, come Froome e Siutsou (costretto al ritiro). Alcuni esempi: alla Vuelta 2016 si era rotto tre denti, a novembre dello stesso anno in allenamento si era fratturato la tibia destra, al Giro di Svizzera 2017 pure si era dovuto ritirare per caduta. «Non ho ancora visto le immagini ed è meglio che non le veda — dice a caldo Martinelli —. Lui era a ruota della squadra, deve imparare a credere di più nel team, che cerca di portarlo dove non si rischia. Certo, se sei a ruota dei tuoi compagni e finisci in un campo, significa che devi ancora apprendere cose fondamentali come lottare e stare davanti tutto il giorno. È la prima corsa a tappe che fa da leader di una squadra importante. Perciò dicevo di non dargli stress, forse sente molto la responsabilità».
PAROLE Resta il fatto che Lopez, dopo l’ottima Vuelta 2017 (due tappe vinte, ottavo in classifica), sia molto atteso per le salite di questo Giro. L’Etna rappresenta la prima, grande occasione. «Se avrà le gambe lo vedremo, non ci si potrà nascondere», conclude Martinelli, che aveva sfruttato il giorno di riposo per tornare sull’Etna in ricognizione. Il colombiano, al mattino, aveva analizzato così le prospettive: «Ci saranno sicuramente dei distacchi che cambieranno la classifica generale. Sarà un giorno per scalatori, speriamo di affrontarlo al meglio». Addirittura Chris Froome si era espresso nel senso di considerare Miguel Angel un contendente per la maglia rosa di Roma. «Credo che abbiamo le nostre possibilità, non siamo favoriti, ma possiamo giocar- cela — era stato il ragionamento di Lopez —. La squadra è molto competitiva e ci sono tanti arrivi in montagna che si adattano a noi. Se Dio vuole faremo di tutto per attaccare. Nella crono cercheremo di non perdere troppo terreno in modo da poterci giocare tutto nell’ultima settimana. La cosa importante è farsi trovare pronti». Vero, anche perché per ora la classifica piange: Lopez è 39° a 1’57” dal primato di Rohan Dennis. Deve compiere un’inversione di marcia. Oggi è il momento giusto per farlo.