Motociclista in rianimazione Arrestato 70enne
Un settantenne di Agrigento, G.A., è stato arrestato ieri sera dalla Polizia di Agrigento e messo ai domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni colpose gravissime per aver procurato l’incidente stradale che ha scosso il Giro. Il fatto intorno alle 12.20, un’ora prima della partenza della quinta tappa, a circa 7 km dal raduno di partenza di Agrigento, sulla statale 640 (chiusa al traffico) in Contrada Madalusa: qui la carovana sarebbe dovuta passare per arrivare al chilometro zero. L’investitore, che guidava una Fiat Stilo, si è trovato la strada chiusa: il varco era presidiato dall’Anas. Si è fermato, gli addetti gli hanno impedito il passaggio e cercato di dissuaderlo, poi G.A. ha avuto una reazione improvvisa e ha accelerato in maniera violenta per superare lo sbarramento, riuscendoci. Proprio in quel momento, in senso contrario veniva un motociclista di 48 anni, di Sambuca di Sicilia (Ag). L’impatto frontale tra la Fiat Stilo e la moto Bmw e’ stato violentissimo. Il motociclista ha riportato la frattura di 12 costole e una vasta emorragia cerebrale: è intervenuto l’elisoccorso che l’ha portato in gravissime condizioni all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, dove è stato operato. È in rianimazione. Il pm della Procura di Agrigento ha subito sentito sul posto i due addetti Anas, che sembra abbiano fornito anche alcune foto. Mauro Vegni, direttore del Giro, ha spiegato: «La persona coinvolta non appartiene ad alcun titolo all’organizzazione del Giro. La partenza della tappa è stata ritardata di 15’ per consentire i rilievi e i soccorsi, e il percorso non ha avuto alcuna modifica».