La Gazzetta dello Sport

Ronaldo shock «È stato bello giocare a Madrid»

● L’attaccante fa esplodere il caso. Perez replica: «Chiunque può parlare ma conta solo il club»

- Filippo Maria Ricci INVIATO A KIEV twitter@filippomri­cci

Teoricamen­te doveva essere una serata di festa alla Casa Blanca. La terza Champions di fila, la quarta in 5 anni, il dominio assoluto sull’Europa. E invece è diventata la notte delle rivendicaz­ioni, delle recriminaz­ioni, del botta e risposta per interposto microfono tra Ronaldo e Florentino Perez.

GRAZIE PER I RICORDI? Cristiano parla poco, ma quando lo fa è chiaro, aperto, sincero. E allora boom: «È stato molto bello giocare nel Madrid». La frase parte dai microfoni di BeIN Sports e surfa sulle onde lunghe di tutto il mondo per infrangers­i sul party del Madrid. «Nei prossimi giorni darò una risposta ai tifosi, loro si che sono sempre stati al mio fianco». In realtà qualcuno al Bernabeu ha avuto il coraggio di fischiarlo, in questi 9 lunghi anni passati segnando più o meno 50 gol a stagione e ammassando trofei individual­i e collettivi.

MONEY MONEY MONEY Però evidenteme­nte ieri l’obiettivo delle parole Ronaldo era un altro: Florentino Perez. Che non gli vuole rinnovare il contratto fermo ai 21 milioni netti di euro. Che due anni fa sembravano tantissimi e che oggi sono meno della metà dei 50 che prende Messi e molto molto meno dei 37 di Neymar, che magari potrebbe pure finire a M adrid. P oi Ronald o è passato al microfono della spagnola Antena3, con faccia super seria: «Il futuro dei giocatori non è importante in questo momento, ai tifosi dico solo di divertirsi e di godersi il momento. Per quanto mi riguarda darò una risposta nei prossimi giorni, parlerò e ne saprete di più». Sembra un adios in piena regola.

CONTRATTO IN VIGORE Che Perez non ha preso bene: «Tutti hanno il diritto di parlare ma in un giorno come questo l’importante è il club. Io sono felicissim­o che Ronaldo abbia vinto 5 Champions come me, non so come la pensi lui. Il punto non è se resta o meno, il punto è che ha un contratto in vigore (che scade nel 2021, ndr), e oggi non sono qui per parlare di nessuno a livello personale». Nell’unica intervista fatta nel Media Day di questa finale Ronaldo aveva detto che «Non è importante che io sia amico del presidente, potrebbe mostrare maggior affetto ma lo stesso si potrebbe dire di me. L’importante è che si abbia una buona relazione profession­ale». Riascoltat­e oggi quelle frasi sembravano il prologo al bombazo mollato sul prato dell’Olimpico di Kiev.

MARELO FIDUCIOSO Ora partiranno le trattative: Cris vuole continuare a lottare per la Champions (ne ha vinte quante il Liverpool e solo Gento ne ha una in più di lui tra i calciatori) e non è che in Europa ci siano tanti club che possono pagare al 33enne di Madeira i 40 milioni netti che pretende, oltre al cartellino che nel 2009 costò 96 milioni di euro. «A Cristiano piace farsi corteggiar­e, ma non troverà un posto migliore di questo», dice Ramos. «Non so perché ha detto queste cose ma va rispettato». E Marcelo, sempre positivo: «Io credo che resti qui». Nei prossimi giorni ne sapremo di più. Intanto, la festa di Kiev ha subito un piccolo attentato.

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GETTY Cristiano Ronaldo, 33 anni, festeggia la 5a Champions in carriera

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