Paziente gallese Entra, rovescia e fa la storia
●Deluso in panchina, poi sfogo in campo e in tv: «In estate discuterò il mio futuro»
Madre de Dios, quanto ci era rimasto male. Finale di Champions contro il Liverpool e lui gallese resta in panchina. Nonostante avesse giocato le ultime 3 partite di Liga, segnando 4 gol e mostrando una forma eccezionale. Ci credeva, ci teneva e sul banquillo la faccia gli si è allungata ben oltre il prognatismo mascellare.
INFORTUNI E RINCORSA È stata un’altra stagione strana per Gareth, ultimo colpo galactico di Florentino, anno di grazia 2003. I soliti tanti infortuni, la rincorsa della forma: come lo scorso anno a Cardiff, la sua Cardiff. Li però prima della gara con la Juve aveva ammesso con signorilità British che era meglio giocasse Isco. Che era più in forma e che lui aveva sbagliato a rientrare troppo presto, provocando al suo fragile corpaccione l’ennesima ricaduta. Zidane ha usato a Kiev la stessa formazione di Cardiff, solo che stavolta Bale non era così convinto che dovesse GETTY giocare Isco al posto suo. E non aveva tutti i torti. Però Gareth è un bravo ragazzo. Si è accomodato e ha atteso. Zidane l’ha chiamato dopo un’ora e tempo due minuti lui ha segnato un gol pazzesco, una rovesciata che emula quella di Ronaldo a Torino e che pesa molto di più, per platea, scenario, momento della gara. Ha tirato su quel fisico bestiale e ha spedito la palla dove Karius non poteva arrivare. La gioia, la festa, la liberazione.
UN GOLLETTO Fino li in questa Champions aveva fatto la miseria di un golletto, in settembre al Borussia Dortmund. Una vita fa, quasi in un’altra stagione, quando il Madrid era tremolante e si avviava a finire di nuovo secondo nel girone. Ieri Bale è diventato il primo panchinaro capace di fare una doppietta in una finale di Champions. Aveva già fatto un gol importantissimo al 110’ della finale di Lisbona vinta ai supplementari contro l’Atletico Madrid. E poi il gol all’Inghilterra agli Europei del 2016.
MAL DI PANCIA Bale in questi 5 anni ha vinto tantissimo. Non ha giocato molto, però l’investimento è stato senza dubbio fruttifero. E ieri ha detto: «Ho bisogno di giocare tutte le settimane e in estate sarà il momento di discutere del mio futuro con il mio agente. Quest’anno non ho giocato tanto per vari motivi, all’inizio ero infortunato, ora però sto bene».