Hanno vinto ancora loro, gli insaziabili
●Per il Real Madrid è il 13° trofeo, il terzo di fila, il quarto in cinque anni. E undici protagonisti sono gli stessi
Solo cinque anni fa, il Madrid inseguiva disperatamente la Dècima. Il decimo successo in Champions League che sfuggiva da 12 lunghi anni. Oggi alla Casa Blanca festeggiano la «Décimotercera», lo spazio per le tredici Coppe di Campioni nel museo del club è stato ampliato, e in bacheca dovranno stringersi ancora un po’. Fatti più in la: sono 4 successi in un lustro. Gli ultimi tre, tutti con Zidane in panchina: esulta ancora, Zizou, come a San Siro – quando il trionfo arrivò ai rigori contro l’Atletico Madrid –, e come un anno fa a Cardiff. «Il segreto? Quale segreto? Non c’è un segreto. Il segreto è la squadra, ce l’abbiamo fatta con il lavoro e con il talento – dice Zidane, che ha festeggiato la vittoria sul campo assieme ai figli –. Ho vinto anche io, ma l’importante è quello che facciamo tutti, tutto l’anno. Abbiamo avuto tante difficoltà nella Liga, terminare così questa finale è bellissimo. Tra le tre Champions non so scegliere quale sia la preferita, ma forse l’ultima è la più bella. Lo Zidane più forte? Quello da giocatore...». Inevitabile un passaggio su Ronaldo: «Quello che stiamo vivendo è impressionante, non abbiamo parole. Non è il momento di parlare di quello che ha detto Cristiano, ho detto ai giocatori che dobbiamo vivere pienamente questo momento, che non vivremo mai più».
ALTRI TEMPI Il dominio del Madrid nella sua competizione favorita, in effetti, è bestiale. I tre successi di fila non si vedevano dagli anni 70, il Bayern di Beckenbauer e prima l’Ajax di Cruijff che come il Madrid ne vinse 4 in 5 anni, tra il 1969 e il 1973. Ovviamente ora per i blancos parte la caccia al poker, per poi provare a ripetere le gesta, che si pensavano irripetibili, del primo Madrid, capace di vincere dal 1956 al 1960, le cinque edizioni iniziali della competizione.
QUASI SEMPRE GLI STESSI La cosa rilevante è che sono ben 11 i giocatori che hanno partecipato a questi 4 trionfi in rapida successione. Ronaldo ovviamente, l’unico della rosa a 5 vittorie, poi Sergio Ramos, Modric, Bale, Varane, Marcelo, Carvajal (l’intera difesa…), Isco e Benzema. Tutti e 9 titolari di questo Madrid (anche se a Lisbona, incredibile ma vero, Ancelotti iniziò con Coentrao al posto di Marcelo) più Casemiro e Lucas Vazquez. Testimonianza di uno squadrone costruito con pazienza, intelligenza e senza colpi di testa da Florentino Perez. Che in questi 5 anni ha usato tre allenatori, Benitez e Zizou dopo Carletto, ma grazie ai trionfi europei ha sempre resistito alla tentazione di sparare un colpo Galactico, a parte James Rodriguez, che non ha funzionato.
SOGNO NEYMAR Mentre il Barcellona comprava a raffica e spesso senza grande senso, trascurando la sua celeberrima cantera, alla Casa Blanca sceglievano giovani spagnoli interessanti, a volte ex canterani. Hanno sacrificato incassando tanto Di Maria e Morata, e ai due non è andata benissimo. Ora c’è la sensazione che anche grazie alla cassa di risonanza del Mondiale un colpo Florentino lo voglia sferrare. E non è un segreto che il primo obiettivo sia l’instabile Neymar, che ha sempre pensato di utilizzare Parigi come trampolino tra Barcellona e Madrid. Resta da vedere cosa ne pensa il boss Al Khelaifi, ma che O Ney sia il sogno di Florentino lo sanno anche le torri del Bernabeu.
CASO RONALDO E con tutti questi successi, con tutti questi incassi, con un dominio europeo AFP tanto schiacciante il Madrid può permettersi un’incursione sul mercato per Neymar da 600 milioni, lira più lira meno. Ney o non Ney resta da vedere come terminerà il tormentone Ronaldo: che guadagna 21 milioni di euro, meno della metà di Messi e molto meno di Neymar. Cris batte cassa, e non ha tutti i torti: sono 6 anni che vince il «Pichichi» della Champions. Perez non ha una gran voglia di ritoccare l’ingaggio del portoghese, ma la partita – soprattutto dopo le parole di ieri sera – sembra apertissima.
IL FUTURO
La nuova stagione inizierà da Tallinn, con la Supercoppa contro l’Atletico
E chissà che ora Florentino Perez non vada all’assalto di Neymar...
TRE CHAMPIONS? TUTTE BELLE, MA L’ULTIMA UN PO’ DI PIÙ
ZINEDINE ZIDANE
ALLENATORE REAL MADRID ALLENATORE REAL MADRID
PREFERISCO COMUNQUE SEMPRE LO ZIDANE GIOCATORE
ZINEDINE ZIDANE
IMBATTIBILI IN FINALE Come la striscia d’imbattibilità del Madrid nelle finali: da quando perse col Boca nell’Intercontinentale del 2000, i blancos hanno trionfato in tutti gli ultimi atti internazionali: 4 su 4 in Champions League e nelle Supercoppe Europee, una su una nell’Intercontinentale, 3 su 3 nel Mondiale per club. Prossimo appuntamento a Tallinn in agosto: un bel derby contro l’Atletico Madrid per la Supercoppa Europea. Zidane contro «el cholo» Simeone.