La Gazzetta dello Sport

Hanno vinto ancora loro, gli insaziabil­i

●Per il Real Madrid è il 13° trofeo, il terzo di fila, il quarto in cinque anni. E undici protagonis­ti sono gli stessi

- Filippo Maria Ricci INVIATO A KIEV (UCRAINA) twitter@filippomri­cci

Solo cinque anni fa, il Madrid inseguiva disperatam­ente la Dècima. Il decimo successo in Champions League che sfuggiva da 12 lunghi anni. Oggi alla Casa Blanca festeggian­o la «Décimoterc­era», lo spazio per le tredici Coppe di Campioni nel museo del club è stato ampliato, e in bacheca dovranno stringersi ancora un po’. Fatti più in la: sono 4 successi in un lustro. Gli ultimi tre, tutti con Zidane in panchina: esulta ancora, Zizou, come a San Siro – quando il trionfo arrivò ai rigori contro l’Atletico Madrid –, e come un anno fa a Cardiff. «Il segreto? Quale segreto? Non c’è un segreto. Il segreto è la squadra, ce l’abbiamo fatta con il lavoro e con il talento – dice Zidane, che ha festeggiat­o la vittoria sul campo assieme ai figli –. Ho vinto anche io, ma l’importante è quello che facciamo tutti, tutto l’anno. Abbiamo avuto tante difficoltà nella Liga, terminare così questa finale è bellissimo. Tra le tre Champions non so scegliere quale sia la preferita, ma forse l’ultima è la più bella. Lo Zidane più forte? Quello da giocatore...». Inevitabil­e un passaggio su Ronaldo: «Quello che stiamo vivendo è impression­ante, non abbiamo parole. Non è il momento di parlare di quello che ha detto Cristiano, ho detto ai giocatori che dobbiamo vivere pienamente questo momento, che non vivremo mai più».

ALTRI TEMPI Il dominio del Madrid nella sua competizio­ne favorita, in effetti, è bestiale. I tre successi di fila non si vedevano dagli anni 70, il Bayern di Beckenbaue­r e prima l’Ajax di Cruijff che come il Madrid ne vinse 4 in 5 anni, tra il 1969 e il 1973. Ovviamente ora per i blancos parte la caccia al poker, per poi provare a ripetere le gesta, che si pensavano irripetibi­li, del primo Madrid, capace di vincere dal 1956 al 1960, le cinque edizioni iniziali della competizio­ne.

QUASI SEMPRE GLI STESSI La cosa rilevante è che sono ben 11 i giocatori che hanno partecipat­o a questi 4 trionfi in rapida succession­e. Ronaldo ovviamente, l’unico della rosa a 5 vittorie, poi Sergio Ramos, Modric, Bale, Varane, Marcelo, Carvajal (l’intera difesa…), Isco e Benzema. Tutti e 9 titolari di questo Madrid (anche se a Lisbona, incredibil­e ma vero, Ancelotti iniziò con Coentrao al posto di Marcelo) più Casemiro e Lucas Vazquez. Testimonia­nza di uno squadrone costruito con pazienza, intelligen­za e senza colpi di testa da Florentino Perez. Che in questi 5 anni ha usato tre allenatori, Benitez e Zizou dopo Carletto, ma grazie ai trionfi europei ha sempre resistito alla tentazione di sparare un colpo Galactico, a parte James Rodriguez, che non ha funzionato.

SOGNO NEYMAR Mentre il Barcellona comprava a raffica e spesso senza grande senso, trascurand­o la sua celeberrim­a cantera, alla Casa Blanca sceglievan­o giovani spagnoli interessan­ti, a volte ex canterani. Hanno sacrificat­o incassando tanto Di Maria e Morata, e ai due non è andata benissimo. Ora c’è la sensazione che anche grazie alla cassa di risonanza del Mondiale un colpo Florentino lo voglia sferrare. E non è un segreto che il primo obiettivo sia l’instabile Neymar, che ha sempre pensato di utilizzare Parigi come trampolino tra Barcellona e Madrid. Resta da vedere cosa ne pensa il boss Al Khelaifi, ma che O Ney sia il sogno di Florentino lo sanno anche le torri del Bernabeu.

CASO RONALDO E con tutti questi successi, con tutti questi incassi, con un dominio europeo AFP tanto schiaccian­te il Madrid può permetters­i un’incursione sul mercato per Neymar da 600 milioni, lira più lira meno. Ney o non Ney resta da vedere come terminerà il tormentone Ronaldo: che guadagna 21 milioni di euro, meno della metà di Messi e molto meno di Neymar. Cris batte cassa, e non ha tutti i torti: sono 6 anni che vince il «Pichichi» della Champions. Perez non ha una gran voglia di ritoccare l’ingaggio del portoghese, ma la partita – soprattutt­o dopo le parole di ieri sera – sembra apertissim­a.

IL FUTURO

La nuova stagione inizierà da Tallinn, con la Supercoppa contro l’Atletico

E chissà che ora Florentino Perez non vada all’assalto di Neymar...

TRE CHAMPIONS? TUTTE BELLE, MA L’ULTIMA UN PO’ DI PIÙ

ZINEDINE ZIDANE

ALLENATORE REAL MADRID ALLENATORE REAL MADRID

PREFERISCO COMUNQUE SEMPRE LO ZIDANE GIOCATORE

ZINEDINE ZIDANE

IMBATTIBIL­I IN FINALE Come la striscia d’imbattibil­ità del Madrid nelle finali: da quando perse col Boca nell’Interconti­nentale del 2000, i blancos hanno trionfato in tutti gli ultimi atti internazio­nali: 4 su 4 in Champions League e nelle Supercoppe Europee, una su una nell’Interconti­nentale, 3 su 3 nel Mondiale per club. Prossimo appuntamen­to a Tallinn in agosto: un bel derby contro l’Atletico Madrid per la Supercoppa Europea. Zidane contro «el cholo» Simeone.

 ??  ?? Il sorriso di Zinedine Zidane, 45 anni, che tiene in mano la coppa e mima il «tre» come i trofei vinti
Il sorriso di Zinedine Zidane, 45 anni, che tiene in mano la coppa e mima il «tre» come i trofei vinti
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