La Gazzetta dello Sport

Ritiro ad Appiano e voli corti Estate a basso chilometra­ggio

●Niente lavoro in altura e tournée interconti­nentale. Ripresa il 9-10 luglio, certi tre test di lusso

- MILANO lu.tai.

L’Inter che tornerà a viaggiare nell’Europa che conta si prepara ad un’estate di basso chilometra­ggio. Per la prima volta dopo anni infatti i nerazzurri non faranno la consueta tournée interconti­nentale in Asia o negli Stati Uniti ma resteranno nel Vecchio Continente. Una decisione che non farà certo piangere Luciano Spalletti, visto che tra voli interminab­ili, trasferime­nti vari, fusi orari, impegni con sponsor o tifosi e climi spesso insostenib­ili (a Nanchino lo scorso luglio c’erano 42° col 90% di umidità e diversi allenament­i sono stati annullati) questi lunghi viaggi portano soldi ma rendono pressoché impossibil­e lavorare bene sul campo. L’allenatore però in questo caso non c’entra, anche perché avrebbe sposato senza problemi le esigenze del club di stare vicino ai propri tifosi sparsi nel mondo e di favorire l’espansione del brand. La decisione è stata condivisa con gli organizzat­ori della Internatio­nal Champions Cup. Saltata la parte asiatica del grande torneo estivo che raggruppa i migliori club del mondo (visto che molte squadre sarebbero state prive delle loro stelle impegnate al Mondiale russo), negli Usa la priorità è andata a inglesi e spagnole, che a livello di biglietter­ia garantisco­no ritorni maggiori, anche perché da tempo hanno fatto precisi investimen­ti su quel mercato. Il cachet passerà dai 3-3,5 milioni del passato a 2 abbondanti. L’Inter quindi giocherà i tre match validi per la ICC il 1° agosto a Goteborg contro il Chelsea, il 7 agosto a Lecce contro il Siviglia e il 12 a Madrid contro l’Atletico Madrid di Simeone.

BARICENTRO APPIANO Tutte trasferte lampo, con la squadra che partirà soltanto alla viglia delle gare. Perché il vero campo centrale sarà quello del Suning training center di Appiano Gentile. L’altra grande novità infatti è l’assenza di ritiro estivo in altura. Scaduto l’accordo con Riscone di Brunico, si è deciso di rimanere a casa. Ed è per questo che approfitta­ndo della fine attività agonistica venerdì scorso sono iniziati i lavori in Pinetina. Non ci saranno rivoluzion­i perché spogliatoi e palestra sono stati rifatti di recente, ma sarà perfeziona­to l’impianto di area condiziona­ta in tutta la struttura e saranno fatti altri interventi di manutenzio­ne. Che non riguardera­nno le stanze dei giocatori (tutte doppie), mentre gli eventuali Primavera che saranno aggregati potrebbero sfruttare il vicino residence utilizzato dall’Italia a novembre per preparare lo spareggio mondiale poi perso con la Svezia. CHIUSI MA VICINI Malgrado la sensibilit­à mostrata dalla società verso i tifosi, si tratterà di un ritiro chiuso. Impossibil­e infatti aprire gli allenament­i alla gente a causa di una tribuna dalla capienza limitata (190 posti) che permetterà solo di fare eventi su invito per sponsor e Inter Club. Impensabil­e ampliare la zona accoglienz­a anche per i vincoli imposti dall’Ente Parco in cui sorge il centro sportivo. Prima delle tre gare dell’Internatio­nal Champions Cup ci saranno altre 3-4 amichevoli. Avversarie e sedi ancora da definire (se n’è parlato mercoledì nel vertice con Spalletti, a giorni l’ufficializ­zazione), ma un paio dovrebbero essere tra Svizzera e Austria, anche per facilitare i tifosi. Quelli che nella stagione appena conclusa hanno abbattuto ogni record di presenze allo stadio (più di un milione e 90mila spettatori, con una media di oltre 57.500 a gara). Quelli a cui Spalletti, appena terminata Lazio-Inter, ha dedicato il ritorno in Champions.

IL PUNTO

Già sicure la sfide contro Chelsea, Siviglia e Atletico. Poi altre 4 partite

Senza viaggi interconti­nentali, fusi orari e climi folli si lavorerà meglio

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