La Gazzetta dello Sport

Può cominciare l’era di Emre Can La Juve l’aspetta

●In settimana ogni giorno è buono per la firma Il tedesco ha salutato il Liverpool ieri sera a Kiev

- Filippo Conticello @filippocon­t

Emre Can ha definitiva­mente riposto la maglia colore del fuoco. Ieri era triste per la sconfitta, ma senza rimpianti perché, in fondo, tanto ha dato e tanto ha ricevuto: il futuro bianconero l’ha bagnata di sudore anche a Kiev e non era scontato. L’ultimo regalo è stata, infatti, questa presenza in finale di Champions, come promesso a suo tempo da Jürgen Klopp, schietto con i giocatori almeno quanto coi giornalist­i in conferenza. Il tecnico tedesco aveva accettato senza ostilità la scelta di Can di non rinnovare col Liverpool e di trasferirs­i a Torino. Nonostante tutto, ha poi apprezzato la voglia del 24enne di recuperare dall’infortunio. Così nelle ultime settimane lo aveva pure rassicurat­o: «Emre, se hai gamba, in Ucraina ci sarai...». Parola rispettata, anzi gli eventi lo hanno portato in campo per una decina di sfortunati­ssimi minuti. Adesso, però, si volta pagina: inizia ufficialme­nte il capitolo juventino. Can da adesso vedrà il mondo soltanto in bianco e nero e programmer­à ogni passo in vista della preparazio­ne a Vinovo a inizio luglio. In mezzo, infatti, non c’è il Mondiale russo: il mediano non è stato convocato visto il guaio alla schiena che lo ha privato degli AFP ultimi due mesi in Reds. Va da sé che alla Signora la cosa non dispiaccia: la guarigione è stata gestita con la stretta collaboraz­ione della Juve, attraverso cure specifiche effettuate tra Monaco di Baviera e Francofort­e, la città in cui emigrarono dalla Turchia i genitori di Emre. Tutti, compreso il c.t. tedesco Löw, sono convinti dell’importanza del riposo per tornare al top, ma la finale di Champions meritava quest’ultimo sforzo.

IL GRANDE ARRIVO Già accantonat­e in Germania preliminar­i visite mediche, resta la passerella a Vinovo con le foto di rito nelle strutture del club e altri esami al J Medical. Poi l’agognata firma sul quinquenna­le da 6 milioni a stagione. Anche dallo stipendio (a cui va aggiunta una lauta commission­e per l’agente) si intuisce l’investitur­a bianconera: il tedesco fungerà da compasso nel centrocamp­o di Allegri. Tecnico e giocatore si sono già parlati tempo fa e l’intesa è stata immediata. Gli ultimi passaggi burocratic­i dovrebbero materializ­zarsi in questa settimana, a meno di ritardi dell’ultimo minuto: lo sbarco non è ancora stato concordato proprio perché si aspettava di capire il risultato della finale. Gli eventuali festeggiam­enti nel Merseyside avrebbero allungato leggerment­e i tempi, ma da martedì ogni giorno è buono. In ogni caso, di ritorno da Kiev, Can farà tappa già oggi a Liverpool, città in cui ha da tempo venduto casa. E non solo perché ha giurato amore a Madama, ma soprattutt­o per colpa dell’infiammazi­one alla schiena, più fastidiosa del previsto: Emre era lontano dal campo dal 17 marzo quando finì k.o. nel 5-0 dei Reds al Watford. Il guaio lo ha portato a curarsi soprattutt­o in Germania e, pian piano, attraverso una terapia conservati­va, è stata evitata l’operazione. Anche questo passaggio è servito per togliere le ultime nebbie nella trattativa: riposto ieri il rosso tra le lacrime, da oggi Can indossa solo il bianconero con il sorriso.

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Emre Can, 24, ieri a Kiev: è stata l’ultima partita col Liverpool

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