Fellaini-Milan In Belgio è fatta per i rossoneri no
● Il centrocampista dello United accostato anche al Marsiglia L’ostacolo? I 10 milioni d’ingaggio
In Belgio lo danno per milanista, in Francia per un nuovo giocatore del Marsiglia e in Italia lo «restituiscono» al Manchester United, legittimo proprietario ma solo fino alla fine del mese. Protagonista dell’intreccio è Marouane Fellaini, che nei prossimi giorni vestirà un’altra maglia ancora, quella del Belgio. Fellaini è tra i pre-convocati del c.t. Roberto Martinez. Cosa gli riserverà l’estate dopo il probabile Mondiale è tutto da stabilire. Al Milan, prima ancora che Fassone e Mirabelli, il mercato spetterà all’Adjudicatory Chamber dell’Uefa, la camera giudicante che entro metà mese punirà il Milan per i bilanci dell’ultima fase della precedente gestione. Fellaini è uno degli obiettivi che ritorna: spesso accostato al Milan, la trattativa non è mai entrata nel vivo. In questi giorni Marouane è di nuovo spuntato vicino ai rossoneri: da Casa Milan, sede del club, smentiscono le indiscrezioni, forse per prudenza o forse no. In attesa dell’audizione di Nyon, e soprattutto della sentenza, Fellaini è comunque visto positivamente per un possibile desiderio rossonero, indipendentemente dal destino che riserveranno al club. Ben vista è anche la situazione contrattuale del centrocampista: svincolato. Meno positivo è l’ingaggio del belga, che chiederebbe almeno dieci milioni di euro all’anno. Un’esagerazione anche considerata la sua ultima stagione, fatta di 16 presenze in Premier (solo 5 da titolare) e 19 partite saltate per guai vari. Per questo Josè se ne priverà senza troppi rimpianti. Per gli stessi motivi Marouane è considerato come possibile rinforzo in Francia, al Marsiglia, fino in Cina dove di certo verrebbe accontentato nello stipendio. Con caratteristiche differenti c’è un altro svincolato, e non è un caso, che piace al Milan: Badelj.
SAUDADE In uscita potrebbe invece esserci André Silva, che a Forza Milan, ha raccontato di soffrire di saudade: «È la prima volta che vivo lontano dalla famiglia e dalla spiaggia, sono abituato a “respirare” il sale. Spesso passeggiavo o andavo in bicicletta sul litorale, ma le cose cambiano e bisogna sempre guardare avanti». Che cosa si intenda per «avanti» è un altro aspetto tutto da definire.