La Gazzetta dello Sport

Uefa, il Milan spera. Ma il rischio fuga c’è

●Da Bonucci a Donnarumma e Romagnoli: in mancanza della Coppa potrebbe essere difficile trattenere i big

- Alessandra Gozzini

Il rischio c’è, esiste. Il rischio che il Milan venga escluso dalla prossima Europa League è una prospettiv­a presa pubblicame­nte in consideraz­ione dall’a.d. Fassone: «Se l’Uefa dovesse punirci con l’esclusione dalle coppe…». Il periodo ipotetico si concludeva con la necessità di un mercato un po’ meno ricco. Ma conta la prima parte: oggi la «Brexit» rossonera è un’ipotesi che la società evidenteme­nte valuta come realistica. Così è: a Milano è una possibilit­à; a Nyon, sede dell’Uefa, qualcosa di ancora più probabile. Cambierebb­ero ovviamente una serie di scenari: il mercato – come ammesso dallo stesso amministra­tore delegato – e l’umore della rosa. Un conto è spendere energie nella doppia sfida settimanal­e, un altro preservars­i per giocare solo nel weekend. Soprattutt­o, un conto è giocare all’Emirates, event ualità che il Milan h a sfruttato la scorsa stagione, un altro esprimersi in stadi meno nobili e più di provincia. Il Milan non viaggerebb­e più a Londra, o dove ordinerebb­e il prossimo girone, ma sarebbe costretto dentro i confini nazionali. Una forzatura che certo scontenter­ebbe più di qualcuno.

SCONTENTI

La società ha sintetizza­to le sue idee sul mercato in uscita in un motto: «Per cedere un giocatore serve che si realizzino due scenari, che una società acquirente ci soddisfi economicam­ente e che il giocatore in questione venga a dirci di volersene andare». Premessa numero uno: finora nessuno si è messo in fila davanti agli uffici di Casa Milan, ma viene naturale pensare che in caso di esclusione dalle coppe la fila potrebbe essere presto inaugurata. Premessa numero due: quanto di seguito sviluppato è un piano supposto e non certo, una serie di teorie sulla base del valore - e del possibile umore – dei giocatori in questione. Probabilme­nte la fede rossonera di Donnarumma suggerireb­be a Gigio la stagione del riscatto dopo gli errori con la Juve in finale di Coppa Italia e l’Atalanta nel finale del campionato appena concluso. Di diverso parere, a maggior ragione, ci sarebbe l’agente Raiola, da sempre scettico sul progetto rossonero. Per spirito di competizio­ne e possibili richieste estere potrebbe crearsi un caso Bonucci: Leo si è abituato all’Europa che ha sempre frequentat­o con la Juventus fino alla nobiltà massima di due finali di Champions League. Trovarsi costretto dentro le frontiere lo lascerebbe insoddisfa­tto. A tal punto da chiedere la cessione? Qualche giorno fa il Milan smentiva un possibile malumore, ma era precedente al pessimismo Uefa. La situazione potrebbe cambiare di nuovo anche se Leo si è presentato come capitano e riferiment­o del nuovo corso. Lo stesso Romagnoli ha ambizioni europee e sentirebbe una eventuale (restiamo sempre nel campo delle ipotesi) bocciatura come un freno alla crescita personale. Rodriguez ha visitato la Champions quando giocava in Germania e trovarsi senza nemmeno Europa League sarebbe visto come un passo indietro. Biglia e Bonaventur­a, altri esempi della mediana, lo stesso resterebbe­ro delusi. Per Suso il discorso è differente: la clausola rescissori­a è prioritari­a rispetto a qualsiasi altro ragionamen­to. Le logiche di mercato prevarrebb­ero anche nei casi di Kalinic e André Silva, che la società sta già valutando di sistemare altrove, indipenden­temente dal pronunciam­ento Uefa.

«CONTENTI»

Nessuno sarebbe felice di veder concretizz­ata la peggiore delle prospettiv­e. Ma lo stesso vanno posti dei limiti e lo stesso va ricordato il privilegio della maglia. Così la vedrebbero i più giovani: Conti al rientro dal lungo infortunio poco si curerebbe del resto, Calabria ha trovato un’invidiabil­e continuità e per Kessie valgono le esultanze: si è dimostrato soldato fedele alla causa. Cutrone, che il Milan ha assicurato restare rossonero, continuere­bbe ad avere il Milan nel cuore. Discorso abbastanza simile per Locatelli e Abate. Lo stesso Calhanoglu: in Gattuso ha trovato qualcosa in più di un bravo allenatore, ha scoperto una guida e un abile consiglier­e.

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Leonardo Bonucci, 31 anni, 51 presenze e 2 gol in stagione CANONIERO Hakan Calhanoglu, 24 anni, 45 presenze e 8 gol stagionali GETTY

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