La Gazzetta dello Sport

«Non stupitevi: l’Atalanta starà in Europa per tanti anni» Stromberg

●L’ex bandiera parla della nuova avventura della squadra di Gasp: «Ha già dimostrato di essere competitiv­a»

- Guglielmo Longhi

Oggi rientrerà da Kiev dove ha commentato la finale di Champions League per la tv svedese. E’ diventata una dolce ossessione, la sua seconda vita da commentato­re. Duecento voli e un centinaio di partite l’anno: sempre in viaggio, sempre in movimento come quando giocava. Glenn Stromberg ha un solo rimpianto: in questa stagione non è riuscito a vedere dal vivo la sua amata Atalanta. Ma il pensiero corre sempre dove ha lasciato il cuore e messo su famiglia e quegli 8 anni, dal 1984 al 1992, non li può certo archiviare facilmente. Protagonis­ta di varie coreografi­e della curva nerazzurra, la dimostrazi­one che il popolo nerazzurro non l’ha dimenticat­o, lo svedese Stromberg è rimasto molto legato all’Italia e a Bergamo, dove ancora abita per lunghi periodi, curando la sua ditta di cibi italiani, che piacciono tanto ai suoi connaziona­li. Pasta, olio, vino. Fa tendenza col suo marchio: scarpe, borse, vestiti. Poi si occupa della scuderia dei cavalli. Bandiera, capitano, anima della squadra che è tornata a stupire in Europa. Lui, che ha giocato 219 partite in 8 campionati con l’Atalanta, che era in campo nella storica semifinale di ritorno col Malines: non ha mai perso di vista la squadra di Gasperini. Che ora riprova l’avventura europea ancora grazie alla conquista del settimo posto (e con la possibilit­à di passare direttamen­te ai gironi se il Milan tra un paio di settimane verrà penalizzat­o dall’Uefa).

L’Atalanta è tornata di nuovo in Europa.

«E allora? Non c’è da meraviglia­rsi. Anzi, sapete una cosa?».

Prego.

«Quando giro per gli stadi di mezza Europa, molti mi chiedono dell’Atalanta, vogliono sapere cosa è successo, come è arrivata a livelli così alti. Io rispondo che questa squadra resterà stabilment­e in Europa per molto tempo e non dovrà lottare per la salvezza».

Come l’ha vista in Europa League?

«Bene: ha vinto nettamente il girone e giocato alla pari contro il Borussia Dortmund. Peccato per come sia finita, ma l’Atalanta ha dimostrato di saperci stare in competizio­ni di questo genere».

«IL PIÙ FORTE? E’ CRISTANTE. MERITA DI ANDARE IN UNA GRANDE SQUADRA»

Sono andati via uomini importanti, come Spinazzola e Caldara. Non c’è il rischio che la squadra della prossima stagione venga indebolita?

«Ma l’Atalanta resterà comunque competitiv­a perché ha un gioco ormai consolidat­o. A proposito, ma che rigore ha tirato Caldara contro il Cagliari?».

Chi è il giocatore più forte di questa Atalanta: Gomez o Ilicic, che sono stati appena dichiarati incedibili dal presidente Percassi?

«Mah, dico Cristante: è diventato un centrocamp­ista moderno, in grado di fare la differenza».

E’ in partenza: lo seguono la Juve e la Roma…

«Merita di andare in una grande squadra, è un talento che l’Atalanta e Gasperini hanno saputo rilanciare. Sembrava perso e invece».

Ipotizzand­o che il Milan non venga escluso dalle coppe, non sarà un problema cominciare così presto la preparazio­ne per il primo preliminar­e di Europa League?

«In effetti, non è il massimo. Ma mi sembra che ci sia l’entusiasmo di un anno fa. E il pubblico darà la carica giusta, come ha fatto nella scorsa stagione».

 ??  ??
 ??  ?? Glenn Stromberg, 58 anni (a destra), con il presidente Antonio Percassi, 64 AFB
Glenn Stromberg, 58 anni (a destra), con il presidente Antonio Percassi, 64 AFB

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy