La Gazzetta dello Sport

Bentornata Williams Mamma da temere

●Serena torna in uno Slam dopo 18 mesi. Il coach: «Capace di tutto»

- Riccardo Crivelli

«Missione improbabil­e». Sul sito ufficiale del Roland Garros non si usano mezzi termini per descrivere il torneo di Serena Williams, che torna a giocare uno Slam dopo 18 mesi, con quattro partite complessiv­e all’attivo dal gennaio 2017 e per la prima volta da madre GETTY (della piccola Alexis Olympia, nata il 1° settembre). Il sorteggio, del resto, non è stato benevolo con la tre volte vincitrice di Parigi, non facendo sconti alla sua classifica attuale da 453 del mondo (ma in tabellone è entrata con il ranking protetto).

DIFESA Attorno a quel numero, e alla scelta degli organizzat­ori di non riservarle una testa

di serie per meriti pregressi, si sono innestate polemiche infuocate, che hanno coinvolto perfino Ivanka Trump, la figlia del presidente americano, molto caustica in un tweet contro i francesi: «E’ ridicolo che la più grande sportiva di sempre non sia testa di serie e che sia stata penalizzat­a in quanto mamma». Una posizione sostenuta anche da molte colleghe e addirittur­a dall’arcinemica Sharapova, possibile rivale negli ottavi, contrariat­a dalla decisione: «Auspico un cambiament­o delle regole per il futuro, perché per una mamma è un incredibil­e sforzo fisico ed emozionale tornare ad alti livelli».

L’ALLENATORE Al netto delle polemiche, il rientro della Williams è sostanzial­mente l’evento del torneo e già la prima partita, non banale, contro la ceca Kristina Pliskova rappresent­erà un test significat­ivo (anche se la Williams ha un record di 65 vittorie e una sola sconfitta nel primo turno degli Slam), in attesa della Barty (17 del mondo) al secondo turno e della Pliskova più forte, Karolyna (6), nel terzo. Serena è in Europa da un paio di settimane e salvo la pausa per volare in Inghilterr­a al Royal Wedding, ha mangiato il pane duro degli allenament­i più intensi a Nizza, all’Accademia di coach Mouratoglo­u. Proprio lui garantisce dunque il punto di vista più qualificat­o sulle condizioni della regina di ritorno: «Si è preparata benissimo, ciò che continua a stupirmi sono il suo entusiasmo, la sua determinaz­ione, la qualità del suo lavoro. Grazie a queste doti, ha fatto progressi impression­anti: colpisce già la palla molto bene e il suo fisico sta tornando quello che conoscevam­o. Si è messa sotto molto duramente». E sulla domanda delle domande, Patrick non ha dubbi: «Può vincere il torneo? Serena è capace di tutto». Alla faccia di una testa di serie che non c’è.

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I successi di Serena a Parigi: nel 2002 (c. V. Williams), nel 2013 (Sharapova) e nel 2015 (Safarova)

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