La Gazzetta dello Sport

Fuoco da applausi Monaco è italiana «Vittoria speciale»

- INVIATO A MONTECARLO lu.pe.

Comunque andrà la carriera di Antonio Fuoco, è certo che questo giorno il pilota calabrese non lo dimentiche­rà mai. Potrà sempre dire di aver vinto a Monaco. Trovare le parole per raccontarl­o non è semplice. Forse vale di più quel grido di gioia dentro il casco, quando ha tagliato il traguardo della gara di F.2 davanti a Lando Norris e a Louis Deletraz, suo compagno nel team Charouz. «A essere sincero avrei voluto tagliare il traguardo normalment­e — sorride Fuoco — e non dietro la Safety Car (la gara è stata congelata tre volte per incidenti; n.d.r.). Ma va bene lo stesso. Sono sempre stato in controllo Vincere qui è speciale».

NELLA ACADEMY Il pilota di Cariati fu ingaggiato nel 2013 dalla Ferrari Driver Academy, ha vinto la F. Renault Alps dello stesso anno, ha lottato in F.3 contro Max Verstappen nel 2014 e vinto 2 gare in GP3 nel 2016. L’anno scorso si era imposto in F.2 a Monza. Inoltre ha avuto più volte l’occasione di provare la Ferrari F.1, in particolar­e durante i test del 2015. Ma la strada per arrivare nei GP è piena di ostacoli. Fra i pupilli del Cavallino finora solo lo sfortunato Jules Bianchi e ora Charles Leclerc hanno trovato lo sbocco in un team. Mentre Fuoco aspetta, come Antonio Giovinazzi. Per lui, in alternativ­a, potrebbe esserci un futuro con la Ferrari nel GT Endurance, tipo la 24 Ore di Le Mans.

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