Il rebus André Silva
Nuno Gomes: «Milan, credi in lui o rischi di pentirti»
André Silva ha cifre tonde: al suo primo anno in Italia ha giocato quaranta partite e segnato dieci gol. Vista così sono numeri complessivi da cannoniere potenziale. André ha segnato molto in Europa League, dove però ha incontrato avversari più modesti. Una doppietta allo Shkendija, macedoni dalla difesa non proprio impenetrabile, cinque gol totali all’Austria Vienna e uno ai croati del Rijeka, squadre già più attrezzate. In campionato Silva si è fermato a 2 ma moltiplicati per tre, per i punti che ha portato: gol vittoria al Genoa e al Chievo. Per un ventiduenne arrivato dal Portogallo può essere sufficiente: vanno considerate le difficoltà d’adattamento al paese, al campionato e alla nuova squadra.
L’ANNIVERSARIO Oggi si celebra il primo anniversario dal suo arrivo in Italia, avvenuto con un blitz dell’agente a Milano svolto (quasi fino all’ultimo momento) nella massima riservatezza: nella Primeira Liga, massima serie portoghese, conclusa l’estate precedente André si era segnalato con 16 gol segnati in 32 partite più altri 4 in 8 in gare di Champions League. Il Milan lo aveva visionato spesso, convincendosi infine all’investimento: un’estate dopo Silva è già diventato un brocco? Replica Nuno Gomes, portoghese alla Fiorentina 2000-2002: «Visto che così non può essere fossi nel Milan insisterei. Per noi stranieri, parlo almeno per noi portoghesi, calarsi nella vostra realtà è davvero difficile». E se André, una volta liberato da tante pressioni, cominciasse – altrove – a segnare con ancor più continuità? O se, una volta ceduto a titolo definitivo, mostrasse in pieno tutta la sua classe? Chiude Nuno: «Per questo dico: “Occhio Milan che poi rischi di pentirti”».