La Gazzetta dello Sport

Nel mondo di Suning «LA FILOSOFIA DI MR. ZHANG: NERAZZURRI TOP IN DUE ANNI»

PARLA OLAROIU, TECNICO DEL JIANGSU: «IL PATRON HA FIDUCIA IN SPALLETTI, MA PER LUI NON SI PASSA DA ZERO A CENTO»

- di LUCA CALAMAI INVIATO A PIEVE A NIEVOLE (PT)

MI PIACEREBBE PARLARCI: LA SUA INTER GIOCA UN CALCIO MODERNO

SU LUCIANO SPALLETTI ALLENATORE DELL’INTER

HA GRANDE COMPETENZA, MA ANCHE RISPETTO DEI RUOLI

SU ZHANG JINDONG PATRON DI SUNING

La palestra è arrivata da Appiano Gentile ed è stata montata a tempo di record. I «fratelli» dello Jiangsu Suning meritano tutte le attenzioni. L’altra creatura di patron Zhang è sbarcata in Italia per un mini-ritiro estivo. Al centro sportivo Le Palagette a Pieve a Nievole, creato da Osvaldo Romani e sviluppato da Stefano Pucci, disputeran­no due amichevoli contro selezioni locali. Poi, la comitiva si sposterà a Milano. Scoprirà Appiano Gentile, la Pinetina. Scoprirà casa Inter. I due mondi, che hanno in comune i colori nerazzurri, hanno voglia di conoscersi meglio. Il tecnico del Suning è il rumeno Cosmin Olaroiu. Dopo aver conquistat­o lo scudetto con la Steaua Bucarest è andato a mietere trionfi negli Emirati e in Corea. Ora ha scelto la Cina. Il personaggi­o è fantastico. Un gigante sorridente. Con una grande apertura mentale. E’ lui a raccontare come è vista l’Inter con gli occhi di chi vive in Asia. «Sono stato a cena con Zhang — racconta Olaroiu — prima di partire per l’Italia. Abbiamo parlato del Suning. Quando sono arrivato era in zona retrocessi­one: ora, prima della sosta, è quasi in zona Champions. Abbiamo parlato anche dell’Inter. Lui ha tanta fiducia in Spalletti. Mi ha detto: “Mister, l’Inter non può passare in un attimo da zero a cento. Anche gli investimen­ti vanno fatti gradualmen­te e questa è stata la nostra filosofia di ingresso nel calcio italiano. Nel giro di due anni l’Inter sarà pronta per vincere”. Questo è il modo di ragionare del nostro proprietar­io».

E’ competente di calcio?

«Con me non è mai entrato in aspetti tattici. Però mi ha proposto per il mercato un ottimo giocatore. Ma ha accettato che lo bocciassi perché non lo ritenevo adatto al progetto che ho in mente. Insomma, competenza ma anche grande rispetto dei ruoli».

L’Inter in passato voleva il vostro Ramires.

«Non ero io a quei tempi l’allenatore. E non mi risulta che ora Ramires interessi all’Inter».

Cosa pensa di Spalletti?

«Non ho mai avuto occasione di parlarci. Mi piacerebbe farlo. La sua Inter gioca un calcio moderno. Spalletti è un grande allenatore e l’anno prossimo i nerazzurri saranno protagonis­ti anche in Champions».

Potendo quale giocatore ruberebbe all’Inter?

«Mi piace moltissimo Perisic. Ma credo piaccia anche a Spalletti. Poi, ci sono altri calciatori forti. Penso a Icardi, a Miranda».

Lei ha preso il posto sulla panchina del Suning di Fabio Capello.

«Ero andato a studiarlo quando allenava la Juve. A quei tempi in bianconero c’era anche il mio amico Mutu. Il problema è che guidare una squadra in Cina non è semplice. E non è detto che un top-manager funzioni. Devi resettare tutto, devi essere consapevol­e che non troverai giocatori pronti tecnicamen­te e tatticamen­te. Il mio lavoro è stato più che altro psicologic­o. Non capivo perché, ad esempio, il primo pallone toccato veniva lanciato alto in avanti. La risposta dei giocatori è stata: “Mister, non abbiamo qualità per fare possesso palla”. Ho risposto: “E chi lo ha detto? E comunque allora lavoriamo sulla qualità”. I calciatori cinesi, anche i più bravi, devono combattere le loro insicurezz­e. Però sono atleti incredibil­i. Vuole un esempio? Uno dei giovani della mia squadra ha dati cardiaci che non ho mai trovato da quando sono nel calcio. Potrebbe correre senza mai fermarsi per novanta minuti. E anche oltre».

Cosa si dice in Cina di Mister Li?

«Niente. Del Milan sanno tutto mio figlio Antonio e mia moglie Claudia. Sono tifosissim­i dei rossoneri da quando c’era Ancelotti in panchina e Kakà in campo. Carlo è una persona fantastica. L’ho conosciuto. Mio figlio Antonio è molto arrabbiato per il caso Donnarumma».

Dal Milan ha preso Paletta.

«Quando sono arrivato non giocava quasi mai. Per i nostri manager era un acquisto sbagliato. Come me è diventato un intoccabil­e».

C’è anche Paletta nel ritiro toscano. E l’ex rossonero ha parole solo per Gattuso: «Con me è stato splendido. Un uomo vero. Mi ha coinvolto anche quando allenava la Primavera. Il Milan deve dargli fiducia e tornerà presto a lottare per lo scudetto. Certo, in casa Suning domina il nerazzurro. Ci sono tante foto di Icardi. Da ex milanista ho dovuto abituarmi».

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POLLASTRIN­I I giocatori del Jiangsu Suning, al lavoro nel mini ritiro toscano di Pieve a Nevole
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Il nostro inviato a colloquio con Cosmin Olaroiu, tecnico del Jiangsu
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