Ritiro ad Appiano: il via il 9 luglio Test il 14 a Lugano
L’assalto a Federico Chiesa, il rinnovo di Maurito Icardi, ma anche il problema fair play finanziario e la solita questione San Siro. L’Inter, al di là dell’affare Nainggolan, continua a muoversi su tutti i fronti. Chiesa è l’oggetto dei desideri di molti club anche all’estero (su tutti i due Manchester e il Liverpool), e per il 20enne esterno della Fiorentina i nerazzurri sono pronti a investire un tesoretto molto importante, ovvero soldi, Karamoh, Dalbert e giovani a scelta per sfondare il tetto dei 70 milioni tra cash e giocatori. Ma al momento da Firenze continuano a fare muro su tutto. E del gioiellino viola ha parlato anche Diego Della Valle, scherzando sul possibile addio di Federico: «Atterro adesso da New York – ha detto ieri a Roma –, quindi ho il vantaggio di non avere letto e sentito nulla di proposte e trattative. Settanta milioni di euro per comprare Chiesa? Non lo so. Però ho un messaggio da tifoso, visto che il presidente è mio fratello Andrea. Federico è un ragazzo in forma, bello, bravo ed educato, con un papà perfetto. Ma chi glielo fa fare di andarsene da Firenze?». La famiglia Della Valle non cambia idea insomma. Chiesa non si tocca («È quasi impossibile che per quest’anno parta, vogliamo una squadra che lotti per l’Europa e lui fa parte del progetto», ha detto il club manager Giancarlo Antognoni). Solamente un’offerta in contanti dai 70 milioni in su più bonus potrebbe far vacillare la società viola.
IL CAPITANO L’altro campo caldo nerazzurro è quello che riguarda Mauro Icardi. E del capitano, tornato a Milano a inizio settimana dopo le vacanze tra il Sudafrica e le Seychelles con la moglie-agente Wanda Nara, ha parlato l’amministratore delegato nerazzurro Alessandro Antonello: «Non c’è nulla di cui dobbiamo preoccuparci. Mauro è un nostro giocatore, è il nostro capitano. Il rinnovo del contratto? Se ne parlerà nelle prossime settimane. Il nostro obiettivo non è mai di privarci di qualcuno, ma è di rispettare i paletti che sono imposti dal financial fair play: siamo convinti di raggiungere gli obiettivi entro il 30 giugno, comunque vogliamo costruire una squadra forte, perché siamo l’Inter e dobbiamo avere una squadra competi- tiva». E ancora: «Gli obiettivi sono chiari. Abbiamo avuto un incontro con Luciano Spalletti, siamo tutti allineati. Chiaramente dobbiamo costruire una squadra che possa competere in due importanti competizioni, il campionato e la Champions. Quindi un rafforzamento della rosa è necessario». Infine il capitolo San Siro: «È uno stadio storico e iconico, ma richiede una ristrutturazione. Lo sforzo delle società deve essere quello di trovare una soluzione più velocemente possibile perché ogni mese, ogni anno che passa, i club perdono ricavi. Si tratta di benefici importanti dal punto di vista economico, ma ancora più importante è l’esperienza del tifoso».
IL FUTURO L’Inter è pronta a sfondare i 70 milioni tra cash e giocatori per il 20enne viola
Antognoni: «Federico è parte del progetto, vogliamo una squadra da Europa»
● La stagione dell’Inter ricomincerà lunedì 9 luglio ad Appiano. Il ritiro sarà senza tifosi: impossibile aprire gli allenamenti perché la tribuna del Centro Sportivo Suning ospita solo 190 persone. Il primo test a Lugano sabato 14 luglio, alle 20: allo stadio Cornaredo, i nerazzurri sfideranno la squadra di Super League. Gli altri test già fissati sono i match della International Champions Cup. Il 1° agosto c’è il Chelsea a Goteborg (Sve). Il 7 il Siviglia a Lecce. Il 12 a Madrid ecco l’Atletico di Simeone.