La Gazzetta dello Sport

Cori razzisti: Juve pronta a ritirare l’Under 15 Malagò: «Già da giovani mentalità sbagliata»

●Un ragazzo sarà deferito, la squadra giocherà la finale ma poi farà dei corsi sul rispetto degli avversari

- Alessandro Catapano INVIATO A TRIESTE

Si fa fatica a definirla una festa, seppure condita da un aggettivo pesantissi­mo, razzista. Ma una festa doveva essere, per celebrare il 2-0 della Juventus sul Napoli e l’accesso alla finale scudetto Under 15 con l’Inter, e una festa sarebbe rimasta, se Luciano Pisapia, centrocamp­ista di Salerno, non avesse messo su Instagram il video dei cori dal finale razzista intonati con i suoi compagni: «Napoli usa il sapone». Il presidente del Coni Giovanni Malagò è disgustato. «Una cosa di una gravità senza precedenti dice a Trieste, a margine della Giunta del Coni -, anche perché fa capire come già da giovani e da ragazzi nascano certe culture e mentalità. Sono abitudini che sono cento volte oltre alla parola sbagliata - rincara la dose -. Quanto avvenuto deve essere denunciato». Ieri il presidente del Settore giovanile e scolastico Vito Tisci, che organizza il campionato, ha inviato il video incriminat­o alla Procura federale, che ha immediatam­ente aperto un fascicolo. Il giovane Pisapia sarà deferito per discrimina­zione territoria­le, come succede per i cori delle curve, e subirà un regolare processo. L’essere stato il primo a fare marcia indietro scusandosi dallo stesso profilo social non gli eviterà la probabile squalifica. La Juventus dovrà pagare un’ammenda per responsabi­lità oggettiva.

INDAGINE E RIEDUCAZIO­NE I vertici del club bianconero ieri si sono messi in contatto con Tisci e il commissari­o della Federcalci­o Roberto Fabbricini, cui hanno dato la disponibil­ità a ritirare la squadra dal campionato, come ha fatto la Lokomotiv Lipsia in Germania sospendend­o i 2003-04 che hanno postato una foto col saluto nazista ed esonerando l’allenatore. Ma dopo un lungo confronto, al fine di tutelare la regolarità del campionato, la Figc e la Juventus hanno trovato una soluzione alternativ­a: «Sottoporre i ragazzi dell’Under 15 bianconera ad un percorso formativo, che inizierà già nei prossimi giorni, sulle tematiche del rispetto dell’avversario e del corretto uso degli strumenti digitali». «Il gesto va assolutame­nte condannato, ma il provvedime­nto disciplina­re non basta - spiega l’a.d. bianconero Marotta -, c’è anche un problema educativo. Dobbiamo essere più incisivi nell’attività di prevenzion­e». Per una volta, siamo allineati all’Europa: anche a Lipsia i giocatori verranno mandati ad un corso sulle ideologie.

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