Rojo e pure Blanco Contropiede Real: arriva Lopetegui
●A sorpresa annunciato come erede di Zidane il c.t. della Spagna, a Madrid già portiere e poi tecnico «B»
Colpo di scena alla Casa Blanca. Dopo tanti nomi e ipotesi per l’erede di Zidane sulla panchina del Real Madrid ecco che con un tweet ieri pomeriggio viene annunciato, a gran sorpresa, Julen Lopetegui, 51 anni, l’attuale c.t. della Spagna, già in Russia per il Mondiale. E il colpo è davvero grosso. Fino a ieri la stampa madrilena aveva fatto i nomi di Pochettino, Löw, Klopp, gli uomini della casa Guti e Raul ma pure gli italiani Sarri,
Conte e Allegri oltre a Michel e Laudrup e persino Villas Boas, a piede libero. E invece Florentino Perez ha ingaggiato uno che il lavoro ce l’aveva già, e che lavoro! Contratto triennale per lui e pagamento da parte del Real della clausola di 2 milioni di euro per liberarsi dalla Roja, dove percepisce 3 milioni l’anno. Il tutto pare su input del d.g. del Real José Ángel Sanchez.
BASCO E dire che Lopetegui, basco di Asteasu, a fine maggio aveva appena rinnovato col nuovo presidente della federcalcio di Madrid Luis Rubiales fino al 2020. In questi 2 anni le cose sono andate più che bene: in 20 gare 14 successi e 6 pari, 61 gol fatti e solo 13 subiti, e la qualificazione in Russia nel gruppo G dell’Italia senza patemi e al primo posto (a +5 dagli azzurri), con la miglior difesa europea assieme all’Inghilterra (solo 3 reti incassate). Ora la patata bollente passerà da Florentino a Rubiales (che oggi col c.t. va in conferenza stampa) e alla federcalcio iberica, che spera che la Roja non venga destabilizzata da questa notizia alla vigilia del Mondiale.
E TRE! A la tercera va la vencida, si dice in Spagna; vale «la terza volta è quella giusta». Lopetegui, classe 1966, ex portiere cresciuto alla Real Sociedad, infatti approda a Madrid per la terza volta e spera che questa sia quella buona. La prima fu da giocatore nel 1985: ma finì subito al Castilla, la seconda squadra e in panchina al Real dal 1988 al 1991; in prima squadra vanta una sola presenza in Liga, il 28 aprile 1990 in un derby al Calderon finito 3-3. Poi dopo va a Las Palmas, Logroñés e ai rivali del Barcellona, ancora in panchina, con l’ultimo Cruijff, e in spogliatoio con Guardiola, Luis Enrique e Blanc. Ma anche da tecnico la Casa Blanca l’ha già accolto nelle giovanili nel 2008, e anche lì per una sola pallida stagione in terza serie, chiusa con un anonimo sesto posto. Questo dopo le esperienze con l’U17 rossa e il Rayo Vallecano nel 2003. Infine il salto alle Under 19 e U21 spagnole con le quali ha vinto un Europeo a testa nel 2012 e nel 2013, in finale contro l’Italia.
BLANCOS Nel gruppo della U21 c’era Isco, a Porto nel 201415 ha avuto ai suoi ordini Casemiro, e in questa Seleccion ci sono ben 6 giocatori del Real. Insomma fra il suo passato e il presente Lopetegui atterra su un pianeta conosciuto. Il rischio però è che in Russia la Spagna vada male. Perché a quel punto Florentino avrebbe contro un Paese (o quasi) per aver destabilizzato la Roja, e Julen il basco non sembrerebbe più adeguato per guidare i campioni d’Europa e del Mondo per club. Riuscirà Julen a vincere questa scommessa?
LA POLEMICA L’annuncio alla vigilia dell’esordio al Mondiale fa discutere: e se destabilizzasse la squadra?