La Gazzetta dello Sport

Busacca e la Var: «Niente più scandali»

● Il capo dei fischietti Fifa con Collina e Rosetti detta le linee guida per il Mondiale

- INVIATO A MOSCA f.li.

«Non vedremo più gli scandali del passato», urla Massimo Busacca, capo del dipartimen­to arbitrale Fifa. Al suo fianco Pierluigi Collina, presidente del comitato arbitrale. In sala Roberto Rosetti, responsabi­le del progetto Var al Mondiale. Si parla (metaforica­mente) italiano mentre i due «boss» spiegano cosa succederà da domani. Collina: «La preparazio­ne è cominciata quattro anni fa, abbiamo incontrato le 32 squadre per spiegare e dare istruzioni». Busacca fa scorrere alcuni dei venticinqu­e video con tutte le situazioni di gioco, spiegando quale dev’essere la risposta del fischietto: «Serve per anticipare eventuali problemi». Per questo motivo agli arbitri, prima di ogni partita, sarà consegnato un rapporto tecnico-tattico: così da conoscere caratteris­tiche, abitudini e stili delle squadre.

CASI E VAR Dal «blocco» alle proteste, per non dire i falli violenti e i fuorigioco, la casistica è ampia. E spesso la Var sarà fondamenta­le. Anche allo stadio durante il Mondiale vedranno sullo schermo la decisione e poi l’azione. Ogni tanto il ritmo calerà ma, ricorda Collina, «quello che importa è che il risultato non sia deciso da errori. Per questo gli arbitri vedono al monitor: è difficile accettare un cambio di decisione calato dall’alto». Affinché, aggiunge Collina, «non accada che uno dei migliori, Webb, in una finale non veda il fallo di De Jong su Xabi Alonso». Successe nel 2010, Spagna-Olanda 1-0. E se ci saranno meno polemiche, meglio: «Non vogliamo essere quelli che le accendono...», sorride.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy