Ma l’incubo hooligans è sempre in agguato
●Mosca è alle prese con il fronte interno e con l’arrivo degli inglesi: gli scontri di Marsiglia 2016 non sono dimenticati
L’11 giugno 2016 è una data storica per l’hooliganismo: è il giorno in cui la violenza calcistica di matrice russa si scatenò contro i maestri del genere, gli inglesi. Gli incidenti sconvolsero Marsiglia per due giorni, in attesa della gara dell’europeo tra le due nazionali, finita 1-1. All’improvviso, il mondo scoprì il sistema paramilitare degli hooligans russi, addestrati nelle foreste, decisi a sottrarre la leadership ai rivali. Collocabili politicamente nell’estrema destra, imbevuti di nazionalismo, i nuovi violenti hanno fatto scattare nuovamente l’allarme lo scorso febbraio prima di Athletic Bilbao-Spartak Mosca, con gli scontri costati la vita ad un agente spagnolo, morto d’infarto.
PREVENZIONE L’hooliganismo è una delle minacce che incombe sul mondiale russo. Le autorità di Mosca hanno elaborato un piano di ferro per stroncare sul nascere qualsiasi intemperanza: le multe possono raggiungere i 35 mila euro e in caso di episodi particolarmente gravi le pene detentive supereranno i 15 anni. In Inghilterra, dallo scorso inverno è stata avviata una campagna di sensibilizzazione sul tema, affidandosi a due slogan. Il primo: finire in una prigione russa è una cosa da evitare assolutamente. Il secondo: non provocare. In questo caso, fa testo il comportamento dei fan inglesi in occasione dell’amichevole con la Germania, con cori che hanno rievocato la Seconda guerra mondiale. Dalle autorità di Londra arrivano notizie di un contingente di sostenitori estremamente limitato in viaggio verso la Russia, anche se tra i diecimila tifosi annunciati potrebbero esserci diversi galantuomini dei 1.200 per i quali è scaduto il Daspo internazionale. Mark Roberts, capo dell’unita Football Policing, ha dichiarato: «Vogliamo che i tifosi inglesi vadano in Russia nelle zone di competenza e si comportino in modo adeguato. Stiamo cercando di sensibilizzare i nostri fan sulle conseguenze che potrebbero avere gesti non appropriati. Qualsiasi canto indicativo di una mentalità imperialista potrebbe provocare reazioni ostili».
LA POLIZIA RUSSA Le maniere forti della polizia russa sono un ottimo deterrente. «Senza offesa per la Francia, ma i nostri agenti sono più duri», le parole del giornalista Dmitry Navosha. Igor Rabiner, columnist di Sport Express, ha aggiunto: «Non credete alle storie di violenza, razzismo e hooliganismo. I tifosi delle squadre straniere non devono aver paura. Saranno protetti meglio di quanto potrebbero meritare. La cosa importante è che anche loro evitino di provocare».
>Piano prevenzione durissimo: multe fino a 35mila euro e pene superiori a 15 anni di carcere