La Gazzetta dello Sport

BROWN, UN MITO CHE HO PURE SFIDATO

Il coach americano a Torino

- IN CONTROPIED­E di DAN PETERSON

Larry Brown all’Auxilium Torino? Colpo fantastico, sia per l’Auxilium sia per il basket italiano. Per chi non lo sapesse, Larry Brown ha un curriculum paurosamen­te forte, sia come giocatore che come allenatore. Ha giocato nella fortissima North Carolina, sotto il leggendari­o Frank McGuire. Ha vestito la maglia della nazionale Usa ai Giochi di Tokyo 1964, vincendo l’oro. È sceso in campo nella forte lega Aau, quando era forte quasi come la Nba, e pure nella vecchia Aba, disputando anche l’All-Star Game. È stato un playmaker di 1 metro e 75 con tecnica, cervello e personalit­à. Personalit­à? Oh, proviene da New York City!

Come coach, ha fatto il secondo nella Ncaa con Ucla nel 1980 e ha vinto il titolo con Kansas nel 1988. Ha dominato la Nba con i Detroit Pistons nel 2004. Ha allenato gli Usa nell’Olimpiade del 2004 ad Atene, è stato eletto alla Hall of Fame negli Usa nel 2002. Brown è considerat­o uno dei più grandi geni mai visti nella storia del basket: un insegnante, un organizzat­ore, un motivatore, uno psicologo, un vincente. Ha allenato una lunga lista di squadre, al livello sia della Ncaa sia della Nba, e ha avuto successo quasi sempre. Larry è uno che sa scegliere i giocatori e costruire la squadra.

Ho pure allenato contro Larry Brown: è accaduto in occasione di un’amichevole a Milano, lui con una squadra di stelle della Nba, io con l’Olimpia Milano. Ho fatto anche una mossa che avrebbe dovuto causargli qualche problema, la zona, sistema non legale nella Nba. Nessun problema per Larry Brown e i suoi: giusto dopo un time out hanno subito trovato un’organizzaz­ione perfetta. Ovvio, ci hanno battuto, ma mi sono reso conto di avere affrontato un super coach. Io ho cercato di fare andare la partita in una direzione e lui, immediatam­ente, l’ha «tirata» in un altro senso. A un allenatore capita pochissime volte. Bene, a me è capitato.

I giocatori dell’Auxilium si troveranno davanti un mito. Sia chiaro, Larry è un coach superesige­nte, uno che esaspera i suoi con i dettagli: è un perfezioni­sta che vuole le cose fatte bene, punto e basta. Allo stesso modo, è un coach che ha un’altra grandissim­a qualità: ispira fiducia, ha una maniera di parlare con i suoi che galvanizza e tranquilli­zza chiunque allo stesso tempo. Comunque si tratta di un colpo fantastico: un tecnico con un oro olimpico, un titolo Ncaa, un titolo Nba, eletto nella Hall of Fame! Per i suoi colleghi in Italia, misurarsi contro Brown sarà stressante, ma anche molto bello.

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