Varsavia, Italia Quando la Serie A fa da nave-scuola
●Nel team di Navalka ci sono ben sette calciatori che provengono dal nostro ultimo campionato
Inostri amici pieni di K e di Z tornano al Mondiale dopo 12 anni e, per coerenza, giocheranno la partita più nobile a Kazan: PoloniaColombia il 24 giugno. La Polonia, in questo Mondiale al quale hanno cancellato l’azzurro, è la nazionale più «italiana» rintracciabile tra Kaliningrad e Ekaterinburg: sette giocatori su 23 giocano infatti in Serie A. Al netto dei gol di Lewandowski, quei sette uomini hanno in mano i destini biancorossi. Il dato colpisce e poteva essere ancora più impressionante perché nella lista dei pre-convocati di Nawalka c’erano Skorupski della Roma e Dawidowicz del Palermo, poi tagliati: si poteva addirittura arrivare a nove.
PLUSVALENZE Premio a chi sa scrivere tutti i cognomi correttamente, K e Z comprese: Szczesny, Cionek, Milik, Linetty, Bereszynski, Zielinski, Kownacki e Błaszczykowski. Per le pronunce, in bocca al lupo a tutti. Sampdoria e Napoli, si intuisce, sono le principali responsabili della statistica pro Serie A. Se Szczesny è alla Juventus e Cionek (ex Palermo) ha giocato alla Spal grazie a meriti individuali, il tris doriano si spiega con lo scouting. La Samp infatti ha preso Karol Linetty e Dawid Kownacki dal Lech Poznan quando avevano 21 e 20 anni, mentre per Bereszynski ha fatto una scelta diversa: comprato a 25 anni dal Legia Varsavia. Per loro tre c’è aria di plusvalenza. Visto che Linetty è arrivato a Genova per circa 3 milioni, Kownacki per 4 e Bereszynski per soli 2 milioni. Per tutti gli altri, sarebbe il caso di aggiornare la storia. La Polonia ha chance di fare strada e forse sarebbe ora, perché anche in questi giorni capita di accendere la tv polacca e trovare le solite, vecchie immagini sgranate: le partite del 1974 e del 1982, i due Mondiali da podio.