Volevano lo stadio del Milan «Ma è finita peggio di Totò»
Sandokan, Pulp Fiction, Gioachino Rossini. Nelle carte dell’ordinanza firmata dal gip Maria Paola Tomaselli, c’è di tutto. Persino Totò. Che compare quando Giulio Mangosi, stretto collaboratore di Parnasi, racconta a una donna la porta in faccia sbattuta dall’assessore milanese all’urbanistica Pierfrancesco Maran, quello che avrebbe dovuto spianare la strada a un altro progetto del capo, «...diventiamo noi quelli che fanno il Milan anche per questo...». Ecco la ricostruzione intercettata. «Siamo andati lì dall’assessore a fare una figura...cioè proprio...sembravamo i romani...quelli...sai...dei cento film che hai visto. I romani a Milano». «Totò». «Peggio». L’assessore all’urbanistica, è la sintesi dell’intercettazione, avrebbe respinto così l’offerta di una casa: «Io non voglio prendere per il culo chi mi ha votato». Anche se il sindaco Giuseppe Sala puntualizza: «Ho parlato con Maran e lui mi ha detto che in realtà non c’è stata nessuna offerta».
ASSESSORE «UTILE» Con gli interlocutori romani, il gruppo sarebbe stato più fortunato. Ad Adriano Palozzi, vicepresidente del consiglio regionale di Forza Italia, Parnasi chiede in vista della campagna elettorale: «Di quanto hai bisogno?». La risposta: «Lasciamo perde...quello che se può fa». Per poi aggiungere: «Se vinco vado a fare l’assessore in Regione e sono utile». Quanto a Michele Civita, c’è un’intercettazione in cui l’ex assessore regionale all’Urbanistica chiede a Parnasi una «cortesia», in pratica un lavoro per il figlio. «Anche la cosa più umile, all’inizio più è umile e meglio è», spiega Civita al costruttore che lo rassicura. Per arrivare al capogruppo pentastellato in Campidoglio Paolo Ferrara, la moneta di scambio sembra essere diversa, un progetto di restyling del lungomare a Ostia per consentire all’esponente grillino di intestarselo come proprio. Dice ancora Mangosi: «Fare immediatamente questa roba di Ostia ma per incassare su Tor di Valle».
FACCIAMO SUBITO LA ROBA DI OSTIA PER INCASSARE SU TOR DI VALLE
GIULIO MANGOSI SU PAOLO FERRARA DI QUANTO HO BISOGNO? LASCIA PERDERE, QUELLO CHE SI PUÒ FARE
ADRIANO PALOZZI A LUCA PARNASI