Valencia a Milano Vertice a cena con i bianconeri: Cancelo nel menu
●Passi avanti nella trattativa per il portoghese: aumenta la fiducia Stretta per Golovin
Acena né carne piemontese né paella valenciana: nel menu un costoso piatto portoghese. Joao Cancelo è stato ieri al centro del faccia a faccia a tarda sera tra Juve e Valencia, atterrato ieri a Milano con tutto lo stato maggiore. Di mattina sono partiti dalla Spagna il direttore generale Mateo Alemany e il direttore sportivo Pablo Longoria, che i bianconeri conoscono bene perché fino a febbraio era a capo degli scout dei campioni di Italia. Hanno fatto base a Palazzo Parigi, albergo milanese e quartier generale Juve in città: dopo una lunga giornata vissuta attorno al nome di Zaza, ecco il primo atteso appuntamento per Cancelo che ha lasciato sensazioni positive per il futuro. Il viaggio a Milano è in sé un segnale di quanto si faccia sul serio: è uno scatto nella trattativa che la Juve conduce avendo già strappato da tempo l’alto gradimento dell’esterno non riscattato dall’Inter. Anche ieri la volontà del giocatore è stata la leva primaria per ammorbidire i rigidi valenciani, da tempo fermi alla richiesta di 40 milioni cash. In più, i dirigenti Juve hanno un altro alleato nella partita: il tempo. Il Valencia ha bisogno di plusvalenze entro il 30 giugno e per questo potrebbe ritrovarsi spalle al muro. Nel club spagnolo, però, ha enorme potere Jorge Mendes, superprocuratore di Cancelo, che avrebbe tutt’altro progetto: conta ancora di piazzare il connazionale al Wolverhampton. Ma la destinazione è stata finora rigettata dal 24enne portoghese, smanioso di restare in Italia. Esistono, comunque, altri valenciani da cui il club potrebbe ottenere soldi sufficienti per risolvere i guai finanziari, in primis il gioiellino Rodrigo, corteggiato dall’Atletico: una soluzione di questo tipo è allo studio e darebbe al Valencia margini per accettare l’inserimento di una contropartita bianconera per Cancelo. A Marko Pjaca, valutato 20, Madama vuole aggiungere altri 15 milioni. L’incontro è stato comunque l’occasione per smussare vis a vis le opposte posizioni, avvicinatesi ma non abbastanza per chiudere del tutto: filtra, comunque, fiducia perché presto o tardi si trovi la quadra.
IL RUSSO E L’ITALIANO
È urgente, soprattutto, intervenire ai lati (sotto traccia si aspetta pure che lo United abbassi le pretese per Matteo Darmian), ma pure in mezzo la Juve lavora di gomito. Anche ieri sono proseguiti i contatti con il Cska Mosca per Aleksandr Golovin, 22enne talento tra i migliori degli ultimi anni in Russia. Il mediano tuttofare è stato offerto e piace parecchio: se con il giocatore ci sarebbe un’intesa di massima, si lavora per convincere il Cska a fare uno sconticino rispetto ai 25 milioni richiesti. La Juve non vorrebbe andare oltre i 17-18, ma ci si può trovare in mezzo. Per il resto è slittato oggi l’incontro tra Juve e Genoa per Rolando Mandragora: la lunga giornata in Lega ha impedito il faccia a faccia, ma è vicina la vendita a titolo definitivo (con diritto di ricompra) a 15 milioni. Ai rossoblù interessa pure Stefano Sturaro, che preferirebbe volare in Premier: ieri, ad esempio, è pervenuta un’offerta di 13 milioni dal Leicester. Torna Andrea Favilli: l’ex punta della Primavera è stata acquistata a titolo definitivo per 7,5 milioni dall’Ascoli. Andrà in prestito: Chievo e Bologna alla finestra.