L’Atalanta dà l’assalto a Brignola Vido e Djimsiti chiavi dell’affare
●I nerazzurri trattano col Benevento per l’esterno: i giallorossi hanno chiesto la punta e il difensore. Sempre in piedi l’affare Soucek, si lavora per Varnier
Brignola è il primo della lista. L’Atalanta sfoglia la margherita dell’attacco del domani e ha individuato il diciottenne del Benevento come prossimo rinforzo: giovane, futuribile e con esperienza in Serie A, quindi con le credenziali perfette per essere lanciato in una squadra che punta con decisione sulla linea verde ma al tempo stesso ambiziosa. Enrico Brignola è esploso quest’anno, con la sua prima stagione di A, coronata da 17 presenze e 3 gol: l’Atalanta ha messo da tempo gli occhi su di lui e ha bussato alla porta del club campano già da qualche mese.
OBIETTIVO VERO Inizialmente c’era molta distanza tra domanda e offerta, ma ultimamente sembra che il gap si stia assottigliando: Brignola è un elemento che piace molto e i bergamaschi non lo mollano, nonostante la concorrenza di Sassuolo e Fiorentina, che però in questo momento sembrano attardati. I buoni rapporti tra le due società (lo scorso anno Djimsiti e D’Alessandro erano stati prestati al Benevento) facilitano il dialogo: è ipotizzabile un’operazione che preveda il passaggio di Brignola (valutato sui 7 milioni) all’Atalanta a titolo definitivo, in cambio di un sostanzioso conguaglio e dei cartellini (con formula da definire) di Djimsiti e Vido, rispettivamente di rientro dai prestiti allo stesso Benevento e al Cittadella. L’affare può andare in porto: Brignola, per l’Atalanta, è obiettivo vero e l’assalto è pronto.
ATTACCO IN STANDBY I bergamaschi, sicuramente, investiranno nell’attacco. L’accelerazione per Brignola mette a questo punto in secondo piano la pista Di Francesco (con il Bologna si ragionava su un possibile inserimento di Mattiello nell’operazione). Resterebbe comunque scoperta la casella del nuovo centravanti, anche perché Zapata (Sampdoria) e Defrel (Roma) in questo momento restano in standby. Ci sarebbe anche il nome di Perotti (Roma), una operazione che in questo momento è oggettivamente impossibile per l’ingaggio dell’argentino che comunque vorrebbe restare in Italia e sarebbe felice di riabbracciare Gasperini.
ALTRE IDEE Brignola a parte, le opzioni più calde, attualmente, non riguardano l’attacco, per il quale non pare esserci troppa fretta: anche perché bisogna capire quale sarà il destino di Cornelius e Petagna, che potrebbero partire, ancora non inseriti in alcuna trattativa. Con il Cittadella, il dialogo è aperto sul fronte Varnier: non è stato trovato l’accordo sulla valutazione del giocatore, ma il difensore piace molto e potrebbe trasferirsi a Bergamo, senza il collega Kouamé e senza che Vido sia inserito nella stessa operazione. Poi, il centrocampo: partito Cristante, si attendono unodue rinforzi, in attesa di capire se Pessina e Valzania potranno essere definitivamente promossi. Soriano e Castro sembrano opzioni definitivamente tramontate: in questo momento il campo sembra essersi ristretto a Soucek e Mandragora. Due operazioni diverse, due giocatori che in comune hanno una carta d’identità molto giovane: il ceco dello Slavia Praga – che ha due anni in più del collega - potrebbe arrivare per una cifra sui 5 milioni ma fa gola anche alla Fiorentina (che per prima si era buttata su di lui), mentre l’italiano – apprezzatissimo da Gasperini - costa almeno il triplo e la Juventus vorrebbe monetizzare e spostarlo a titolo definitivo.
LO SCENARIO
Il club di Vigorito chiede sette milioni. Piace anche Mandragora
Il romanista Perotti lancia segnali ma c’è il nodo ingaggio