L’INTER PRENDE IL NINJA NAINGGOLAN: FATTA ORA DEMBÉLÉ TENTATIVO PER SUSO
Alla Roma 24 milioni più Santon e il giovane Zaniolo. Radja aspetta l’amico dal Tottenham «È il mio idolo»
Il quattro tira il cinque, se poi i due sono amici e il minimo comune denominatore ha testa lucida e idee chiare, tanto meglio. Radja Nainggolan è dell’Inter e chiama l’altro belga Mousa Dembélé: i nerazzurri non fanno neppure in tempo ad accogliere il quarto acquisto che hanno già spianato la strada al quinto. È bene però rispettare l’ordine dei fattori, almeno dal punto di vista cronologico. Ieri Roma e Inter hanno trovato l’incastro che andavano cercando da un paio di settimane. Il Ninja si tinge la cresta di nerazzurro per 24 milioni nelle casse giallorosse oltre al cartellino del giovane Nicolò Zaniolo (sul quale l’Inter manterrà il 15% dell’eventuale futura vendita da parte della Roma) e a quello di Davide Santon, per cui Ausilio aveva in un primo tempo detto no anche per questioni di lista Uefa. Nel contatto di ieri il cambio d’orizzonte: oggi l’agente del terzino sarà a Trigoria per discutere l’ingaggio. La valutazione complessiva di Nainggolan sarà tra i 35 e i 40 milioni. Ed è assai probabile che le operazioni vengano scorporate per motivi di bilancio: Zaniolo e Santon a Trigoria entro il 30 giugno, Nainggolan in nerazzurro il primo luglio.
LA CHIAMATA E luglio sarà il mese giusto anche per Mousa Dembélé, il quinto acquisto, almeno nelle idee nerazzurre. I lavori si aggiornano quotidianamente, i passi in avanti sono concreti e vanno ben oltre i sondaggi tipici di questo periodo. Per dire: al centrocampista del Tottenham sta via via passando la voglia di Cina. Per carità, comprensibile l’idea di voler andare a guadagnare di più, ma per il calcio è bene fare altro. E magari se a Milano puoi ritrovare un amico cui andavi anche a scuola, tanto meglio. Nainggolan fa lo sponsor, Spalletti il regista e Dembélé si avvicina a grandi passi. Ad Ausilio sono bastati un paio di incontri con il Tottenham per fissare i paletti dell’operazione. Con un punto a favore dell’Inter: Dembélé ha il contratto in scadenza tra un anno e la sua avventura a Londra è da considerarsi conclusa. Buon per Luciano Spalletti, che sta vedendo costruita l’Inter che voleva. Muscoli e personalità, gli acquisti nerazzurri – fa eccezione l’investimento su Lautaro Martinez, ma il discorso in quel caso è diverso – vanno tutti nella stessa direzione. Asamoah, De Vrij, Nainggolan: l’Inter si sentirà parecchio in campo, proprio come Spalletti è abituato a farsi ascoltare spesso anche «fisicamente» dai suoi giocatori. Questione di empatia, l’Inter che nasce rispecchia il suo allenatore. E infatti il nome del prossimo obiettivo nerazzurro, Dembélé, è una precisa richiesta dello stesso Spalletti, innamorato delle caratteristiche del centrocampista belga. Mousa è in questi giorni impegnato al Mondiale, ha già fatto sapere urbi et orbi che deciderà il suo futuro al rientro dalla Russia. E in effetti è così, perché la tempistica dell’Inter non può essere veloce per ovvi motivi di bilancio. Ma questo non significa che il corteggiamento non stia andando avanti, producendo i suoi effetti. Il Tottenham, nei continui abboccamenti con l’Inter, ora manda segnali più concilianti. Il club inglese era partito da una valutazione di 30 milioni di euro, senza l’inserimento di contropartite tecniche. Per dire: l’ipotesi legata a Joao Mario va esclusa. Però la buona notizia per la società nerazzurra è che il prezzo sarebbe «trattabile». E un altro segnale va colto: gli Spurs hanno già individuato il successore di Dembélé, ovvero Ndombele, protagonista nell’utima stagione con il Lione.
SINERGIA Una volta definito il centrocampo, all’Inter mancherà un terzino destro e un esterno d’attacco possibilmente polivalente. Il resto sono e saranno operazioni di secondo piano, come quella che indirettamente sta portando Nico Gonzalez, attaccante 20enne dell’Argentinos Juniors, al Cagliari con la regia dell’Inter. Regia che certo non si sta annoiando, di questi tempi.
LE MOSSE
I nerazzurri mantengono il 15% sulla rivendita dell’ex Primavera
Dopo il Mondiale l’affondo per il belga degli Spurs, meno convinto della Cina