La Gazzetta dello Sport

Francia a misura di Deschamps: solo scelte nette

●Manovra essenziale e un ruolo speciale per Giroud, che si sacrifica per Mbappé e Griezmann

- Alessandra Bocci INVIATA A SAN PIETROBURG­O

Didier Deschamps non è il tipo di allenatore che frequenta le gallerie del calcio. È un pratico e ha creato un gruppo pratico. «Se ho offeso i belgi mi spiace e chiedo scusa, ma intanto io sono in finale», ha detto il ragazzino di casa, Kylian Mbappé, talmente euforico per aver raggiunto la finale da dimenticar­e ogni etichetta anche nell’incontro con il presidente tifoso Macron. E sì che è un ragazzo educato.

GRUPPO Educato, ma deciso e determinat­o, come tutti quelli convocati da Deschamps. A casa Rabiot che non voleva fare la riserva, a casa Coman, a casa soprattutt­o Benzema e Lacazette. La filosofia, se così la si vuole definire, d’attacco del c.t francese è semplice: gioca Giroud, che segni o che non segni. Ogni allenatore ha il suo Mandzukic, si direbbe, e Olivier è il prescelto di Deschamps, che dopo la sconfitta subita in casa due anni fa all’Europeo non era molto popolare e non è piaciuto troppo nemmeno all’inizio del Mondiale.

OK Manovra essenziale, per usare un eufemismo, gioco brutto, quanto talento sprecato, eccetera. Deschamps ha cominciato questo torneo russo come fosse una roulette: ha fatto le sue scelte e per ora le ha azzeccate tutte. Con un po’ di fortuna, ma nessuno arriva in finale in un Mondiale senza fortuna, e poi il padre della patria amava i generali fortunati. I media francesi un po’ meno e la suggestiva (per loro) ipotesi di Zidane ha accompagna­to Deschamps a lungo. Didier ha mantenuto i nervi saldi e ora in amore è tutta la Francia, non solo il terzino Pavard che urla «Je t’aime» nelle telecamere alla fidanzata. Pavard, appunto, per non parlare di Luca Hernandez: altri argomenti utilizzati dagli scettici. Due terzini giovani, Pavard nazionale dal novembre 2017, Hernandez dal marzo scorso, due intuizioni di Deschamps. Figlio d’arte, Hernandez avrebbe potuto giocare anche in Spagna ma è finito fra i Bleus: in Spagna (è nell’Atletico Madrid) ha fatto scalpore la denuncia per violenze domestiche della fidanzata. Il pragmatico Deschamps ha tirato dritto anche in questo caso: Hernandez faceva al caso suo, al resto pensassero i giudici.

FLESSIBILI­TÀ Con Deschamps, che potrebbe diventare il terzo dopo Zagallo e Beckenbaue­r a salire in cima al mondo da allenatore dopo aver vinto il titolo da giocatore, sono tutti in sintonia e sembra che si vogliano un gran bene: il fine giustifica i mezzi, altro che visite all’Ermitage del calcio. E alla lunga la Francia gli è andata dietro. Tutto pur di conquistar­e un’altra finale mondiale, la terza in vent’anni, tutto pur di superare lo sconcerto per l’Europeo perso contro il Portogallo. Lo stratega si è messo al lavoro: la squadra è nuova per metà, gli ingredient­i sono equilibrat­i come nell’opera di un bravo chef. È un soufflé che non si è sgonfiato neppure nelle situazioni più complicate, grazie alla flessibili­tà del c.t., che cambia faccia alla sua squadra a seconda degli avversari. Questione di atteggiame­nto e anche di posizioni in campo: la Francia ha giocato con il 4-2-3-1 e Griezmann dietro Giroud, ma contro il Belgio ha mutato pelle, vestendo un 4-3-3 dove Griezmann stava più largo ad alimentare il contropied­e. Deschamps comanda e studia all’italiana: non si innamora di una idea di gioco, ma del risultato, e Boniperti può essere ancora fiero di lui. Perché vincere è l’unica cosa che conta e Deschamps lo ha spiegato bene alla truppa, gente che ormai si butterebbe nel fuoco per il tecnico.

 ??  ?? VINCENTI IN CAMPO E IN PANCHINA Dei 19 tecnici che hanno alzato la Coppa del Mondo in 20 edizioni, soltanto due l’avevano già fatto da calciatori
VINCENTI IN CAMPO E IN PANCHINA Dei 19 tecnici che hanno alzato la Coppa del Mondo in 20 edizioni, soltanto due l’avevano già fatto da calciatori
 ?? AFP ?? A destra, Didier Deschamps, 49 anni, festeggia con il suo staff la qualificaz­ione in finale. Qui sopra, solleva la coppa del Mondo nel 1998 da capitano
AFP A destra, Didier Deschamps, 49 anni, festeggia con il suo staff la qualificaz­ione in finale. Qui sopra, solleva la coppa del Mondo nel 1998 da capitano
 ??  ?? ZAGALLO Campione con il Brasile in campo nel 1958 e nel 1962, in panchina nel 1970 a 38 anni
ZAGALLO Campione con il Brasile in campo nel 1958 e nel 1962, in panchina nel 1970 a 38 anni
 ??  ?? BECKENBAUE­R Trionfa con la Germania Ovest nel 1974 da capitano e da allenatore a Italia 1990 contro l’Argentina
BECKENBAUE­R Trionfa con la Germania Ovest nel 1974 da capitano e da allenatore a Italia 1990 contro l’Argentina

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